Scuola, il 18 novembre la mobilitazione studentesca

17 novembre 2022 | 10:10
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Scuola, il 18 novembre la mobilitazione studentesca

L’Unione degli Studenti Medi di Potenza annuncia la manifestazione che si terrà nel capoluogo

Il 18 novembre in tutta Italia gli studenti e le studentesse scenderanno in piazza a manifestare per una scuola migliore. L’Unione degli Studenti Medi di Potenza, spiega le ragioni della protesta in una nota di seguito pubblicata:

“Successivamente alle elezioni politiche del 25 settembre sono stati nominati i nuovi ministri del governo e per quanto riguarda l’istruzione è stato nominato Giuseppe Valditara, vecchio volto di questo campo, in quanto personaggio di spicco tra le figure che hanno contribuito alla redazione della riforma Gelmini. La scuola continua a versare in uno stato di forte criticità e la prima risposta del nuovo ministro è stata quella di modificare il nome del proprio ministero in “Ministero dell’istruzione e del merito”.

Vogliamo risposte concrete alle problematiche che gli studenti e le studentesse stanno sollevando da mesi con occupazioni e proteste e non una scuola che faccia esclusivamente della meritocrazia la sua priorità. Per questo motivo venerdì 18 novembre, su iniziativa dell’Unione degli Studenti Basilicata, gli studenti saranno in piazza Matteotti a Potenza con un presidio che inizierà alle ore 16:00 e coinvolgerà la cittadinanza tutta, per chiedere: l’abolizione dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) a favore dell’istruzione integrata. Non si può più accettare che si possa morire di scuola: solo negli ultimi sei mesi sono morti tre studenti durante PCTO e stage.

Vogliamo l’istruzione integrata che permetta di legare conoscenze teoriche e pratiche senza essere coinvolti nei processi produttivi; investimenti ingenti nell’edilizia scolastica, nel trasporto pubblico e nel servizio di supporto psicologico; scuole dove studenti e studentesse abbiano realmente un peso decisionale attraverso l’aumento dei rappresentanti in consiglio d’istituto con la riforma degli organi collegiali e l’istituzione di commissioni paritetiche; una legge nazionale sul diritto allo studio per un’istruzione e trasporti gratuiti e accessibili per tutti; un nuovo statuto dei diritti dellə studentə, che garantisca il diritto allo sciopero e vieti ogni sanzione per chi occupa le scuole o protesta per un’istruzione migliore. Non possiamo più accettare di non essere ascoltati quando si decide del nostro futuro. Per questo il 18 novembre saremo in tutte le città d’Italia e a potenza per dire, con forza, che sulla scuola #oradecidiamonoi !