Pharmakon. Stiegler e la miseria del simbolico: a Potenza un dialogo con la filosofa Rosella Corda
L’iniziativa promossa nell’ambito del Città delle 100 Scale Festival
È possibile una riflessione radicale sulla società di oggi a partire dalla questione della tecnica e dell’estetica? Quali sono i cambiamenti in ambito sociale, politico ed esistenziale prodotti dalle tecnologie digitali e dai sistemi che i big data apportano al nostro modo di percepire ed essere in un mondo in cui siamo sempre più interconnessi e sottoposti al rischio di controllo? Queste domande sono alla base dell’incontro, previsto dal Città delle 100 Scale Festival per il 4 novembre alle ore 17,00 nella Cappella dei Celestini-Potenza, con la filosofa Rosella Corda, condotto dal professore Francesco Scaringi nell’ambito del percorso di riflessione “Vertigini. Seduto sull’orlo di un abisso”. Titolo dell’incontro Pharmakon. Stiegler e la miseria del simbolico
“La nostra epoca – scrive il filosofo francese Bernard Stiegler, scomparso prematuramente nel 2020 a 68 anni, – si caratterizza come presa di controllo del simbolico da parte della tecnologia industriale, laddove l’estetica è diventata al contempo l’arma e il teatro della guerra economica”. Da
qui le questioni di fondo a cui cercherà di rispondere l’incontro, a partire da un pensatore quale Stiegler, di cui Rosella Corda ne è traduttrice e studiosa, che ha speso gran parte della sua riflessione su molti fenomeni quali la tecnologia, l’economia, la comunicazione, l’industria
culturale, la rete, i social e big data, che condizionano e assoggettano la nostra esistenza ai parametri di un capitalismo “ipermoderno”.
La guerra Russo – Ucraina in corso è un tragico esempio di quali forme e consistenza può assumere il piano estetico e simbolico, se si pensa alle modalità di rappresentazione e narrazione, e alle forme di retoriche e marketing messe in atto fino a questo momento. Ma l’interrogazione riguarda anche le possibili forme di resistenza da attuare, la possibilità di trovare un pharmakon -termine che in greco antico ha significato ambiguo, di medicina e di veleno, – per sottolineare delle possibili trappole, delle ingenuità e fughe in avanti o della facile disillusione.
Bernard Stiegler è una delle personalità più interessanti dell’attuale panorama di pensiero. Non di sicuro un filosofo accademico, – “non si può aver vissuto solo dentro alle università per interpretare la realtà” ha detto una volta – e sicuramente non fu il suo caso. Seguì corsi di filosofia per
corrispondenza, nei cinque anni di carcere che si fece per scontare la pena di diverse rapine a mano armata, tra il 1978 e il 1983. Sostenuto nientemeno che da Jacques Derrida, discusse poi la sua tesi nel 1992 all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Per Stiegler la riflessione teorica rischia inevitabilmente di arrivare in ritardo rispetto alla realtà di cui dovrebbe parlare e, in questo senso, il filosofo sostiene che la meraviglia abbia un impatto fondamentale sulle nostre vite per non aderire conformisticamente e acriticamente alla realtà. Infatti per Stiegler la filosofia è una scienza passionale, mossa dall’amore, nelle sue infinite forme di espressione e riflessione, capace di emozionarci e di scuoterci dalla catatonia in cui cadiamo per abitudine, spegnendoci. Per questo ci invitava a riconciliare il comprendere con l’agire, come due dimensioni fondamentali e inscindibili per esistere pienamente.
Rosella Corda si occupa principalmente del post-strutturalismo francese e, in particolare, della filosofia deleuziana, collabora con riviste come Millepiani e ha scritto contributi per importanti volumi, quali Posthuman, Consciousness and Pathic Engagement, edited by P. A. Masullo and M.
Maldonato, Sussex, Brighton-Portland-Toronto, 2017 e Officine Filosofiche, N°2, Mucchi Editore, 2015, Modena. Ha curato e tradotto i due volumi di B. Stiegler, La miseria simbolica vol. 1. L’epoca iperindustriale, Meltemi, Milano, 2021; La miseria simbolica vol. 2. La catastrofe del sensibile, Meltemi, Milano 2022, e di F. Guattari, L’inconscio macchinico. Saggi di schizoanalisi, Orthotes, Napoli-Salerno, 2022. È autrice del volume Sul piano obliquo. Tra Deleuze e Simondon, Editrice Clinamen, Firenze, 2022.