Donna si barrica in casa, a Lauria intervengono i negoziatori dei carabinieri
La donna brandendo un coltello da cucina e rifiutando l’attivazione di ogni possibile canale di comunicazione aveva minacciato di rivolgere la lama contro se stessa
Il 31 ottobre, a Lauria, si è verificato un evento caratterizzato da molteplici istanti di tensione il cui epilogo potenzialmente drammatico è stato scongiurato dall’intervento risolutivo dei Carabinieri negoziatori dei Comandi Provinciali di Potenza e di Matera.
Protagonista della vicenda una donna che, poco dopo le ore 19 di lunedì – al culmine di una lite con un familiare – si è barricata nel proprio appartamento al secondo piano di una palazzina della cittadina lauriota, brandendo un coltello da cucina e rifiutando l’attivazione di ogni possibile canale di comunicazione, minacciando finanche di rivolgere la lama contro se stessa.
In tale scenario i Carabinieri della Compagnia di Lagonegro, immediatamente intervenuti in seguito alla preoccupata richiesta di aiuto del fratello, hanno assunto la direzione delle operazioni coordinando, in costante contatto con la Procura della Repubblica di Lagonegro e la Prefettura di Potenza, nel pieno rispetto di procedure da attuare in casi analoghi, sia la struttura sanitaria di riferimento che gli appartenenti al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ed alla Polizia Locale.
Con il trascorrere del tempo, davanti al totale rifiuto alla collaborazione della donna che dava sempre più in escandescenze, prendeva quindi piede l’ipotesi di un accesso forzoso nell’abitazione per la quale veniva richiesto l’intervento sul posto di due Carabinieri specializzati “Negoziatori” appartenenti ai Comandi Provinciali di Potenza e Matera, che, appena giunti ed a più riprese, avviavano un’interazione con la donna attraverso la porta dietro la quale la stessa si era isolata.
Le operazioni si sono protratte per più di 24 ore, un lunghissimo lasso di tempo durante il quale gli uomini dell’Arma hanno messo in campo tutta la loro esperienza e competenza per intavolare e mantenere attivo un dialogo che avesse lo scopo di calmare l’esagitata ed impedirle di compiere gesti autolesionistici, terminando solo nella serata di martedì primo novembre allorquando gli specialisti, approfittando di un momento di stanchezza e minore attenzione della donna, sono riusciti a fare accesso nell’appartamento.
L’azione, svoltasi repentinamente e senza incidenti, permetteva di mettere in sicurezza l’ambiente consentendo finalmente ai medici del 118 di accedere e prestare alla malcapitata le cure necessarie, accompagnandola successivamente presso una struttura sanitaria a bordo di un’autoambulanza.
Al riguardo, si deve sottolineare il ruolo e l’importanza che i militari “Negoziatori” intervenuti hanno fornito per scongiurare un più triste epilogo della vicenda. Quella del “Negoziatore operativo di primo livello” è infatti una figura professionale di assoluto rilievo che viene formata e costantemente aggiornata dagli istruttori di “Negoziazione Operativa e Antiterrorismo” appartenenti al prestigioso G.I.S., il Gruppo Intervento Speciale dell’Arma dei Carabinieri.
L’iter formativo consente ai militari che lo frequentano l’apprendimento delle migliori tecniche, strategie e modalità di intervento psicologico/comportamentale utili a risolvere situazioni critiche, “al limite”, correlate con la presenza di soggetti ostili (c.d. “offender”) e oppositivi (come ad es. le persone in preda ad agitazione psico-fisica, per uso di droghe o farmaci, sul punto di commettere un suicidio, criminali asserragliati in banche/covi o durante la commissione di reati, stalker che sequestrano ex mogli/conviventi in casa, ecc.).