Compatti e coesi i Sindaci lucani a Ruoti: salvaguardare il Centro Internazionale di Dialettologia”

16 novembre 2022 | 19:52
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Compatti e coesi i Sindaci lucani a Ruoti: salvaguardare il Centro Internazionale di Dialettologia”
Alcuni momenti dell'incontro
Compatti e coesi i Sindaci lucani a Ruoti: salvaguardare il Centro Internazionale di Dialettologia”
Compatti e coesi i Sindaci lucani a Ruoti: salvaguardare il Centro Internazionale di Dialettologia”
Compatti e coesi i Sindaci lucani a Ruoti: salvaguardare il Centro Internazionale di Dialettologia”
Compatti e coesi i Sindaci lucani a Ruoti: salvaguardare il Centro Internazionale di Dialettologia”

Si è discusso della proposta di legge popolare per istituzionalizzare il Cid. Già 63 Comuni hanno deliberato, in corso di adesione tutti gli altri

Un appello accorato alla Regione Basilicata quello che i Sindaci dei Comuni lucani hanno espresso nella mattinata di oggi, 16 novembre, durante una Conferenza stampa promossa dal Primo cittadino di Ruoti, Franco Gentilesca, presso il Museo contadino di Taverna Foj.

Presenti alla Conferenza: Mosè Antonio Troiano, sindaco di San Paolo Albanese; Antonio Bulfaro di Castronuovo di sant’Andrea; Giuseppe Mecca di Avigliano; Leonardo Sabato di Bella; Giovanni Setaro di Muro Lucano; Antonio Imperatrice di Grumento Nova; Rossella Baldassare di San Chirico Nuovo; Francesco Cianci di Castelgrande; Francesco Fiore di san Severino Lucano; per il Comune di Picerno, l’assessora alla cultura Valeria Guma; il consigliere Rocco Sapienza per il Comune di Baragiano; per il Comune di Colobraro, l’assessora alla cultura Concetta Sarlo; per Maschito l’assessore Gerardo Castellano.

È stata una bella testimonianza – ha detto il sindaco di Ruoti Franco Gentilesca, Comune capofila della proposta – quella di noi sindaci che ci siamo ritrovati tutti uniti e concordi sul chiedere alla Regione Basilicata l’Istituzione del Centro Internazionale di Dialettologia. Non vogliamo – da detto – che una realtà così interessante e carica di valore per la nostra terra lucana venga meno, dopo anni di ricerca e di lavoro. I nostri dialetti esprimono una cultura, una identità, una storia, una tradizione specifica e unica per ogni nostro Comune”.

Nella stessa direzione gli interventi dei presenti che hanno sottolineato quanto la lingua nelle sue espressioni, richiama la storia di un popolo, tiene in vita un’anima che lega le persone di quella comunità, ma può diventare anche ricchezza da comunicare, da far conoscere e perciò anche attrattore economico che vede i Comuni lucani in rete.

Ad avvalorare queste tesi la Direttrice del C.I.D. Patrizia del Puente, che ha tracciano un percorso di sintesi su quanto è stato fatto negli anni. Oltre alle numerose attività di ricerca, c’è stato un coinvolgimento e una grande partecipazione delle comunità attraverso, ad esempio, i concorsi di poesia dialettale lucana, ideate per favorire lo studio del dialetto e coinvolgere le scolaresche, sensibilizzando così le nuove generazioni a non disperdere un patrimonio unico.

Si è parlato anche di possibili nuove figure, come quella del dialettologo. Ma le opportunità di lavoro potrebbero essere tante con una ricaduta economica e di benessere sul nostro territorio, per le opportunità di lavoro a tanti giovani lucani laureati che potrebbero rimanere nella propria terra d’origine.

Un’opportunità che è venuta dal ricercatore C.I.D, Potito Paccione che ha sottolineato l’enorme potenziale nella valorizzazione linguistica, si pensi ad esempio a corsi presso le scuole, ai centri di promozione delle tradizioni, a raccolta fonti etc. etc.

I Sindaci hanno messo in atto quanto disposto dall’art. 39 e ss.  del vigente Statuto della Regione Basilicata in merito alla possibilità da parte dei Consigli comunali (in numero non inferiore a cinque), di intraprendere un’iniziativa legislativa. E ad oggi si registrano già 63 (su 131 Comuni) delibere comunali a favore dell’istituzione del C.I.D.

In questo modo il Centro, con una propria personalità giuridica potrebbe proseguire e potenziare l’attività di ricerca e divulgazione scientifica per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue lucane.

È intervenuto altresì il consigliere provinciale di Potenza, Carmine Ferrone che ha portato il saluto del presidente Giordano confermando la piena disponibilità a sostenere e a perorare la causa da parte della Provincia. Anche se assente alla Conferenza la rappresentanza regionale, attualmente la proposta risulta inviata dal Presidente del Consiglio Regionale Carmine Cicala in data 25 ottobre u.s., – come è stato riferito dal sindaco Gentilesca – alle Commissioni Consiliari per la relativa istruttoria.

Quindi si auspica ora, e si attende, da parte dei Sindaci, un possibile intervento positivo concreto nei luoghi decisionali e quindi da parte della Regione Basilicata.