Caso sindaco di Gallicchio: presentato esposto alla Procura della Repubblica di Lagonegro
Dal tentativo di acquisto di un terreno comunale ad altre faccende da chiarire
Dopo gli esposti all’Autorità anticorruzione e alla Prefettura relativi all’alienazione del terreno comunale a favore del sindaco e di sua sorella, arriva l’esposto in Procura.
Della vicenda ci siamo occupati in alcuni articoli pubblicati nello scorso mese di ottobre. L’autore della “crociata legale” è Vincenzo Sinisgalli, originario di Gallicchio, residente a Roma: “Non capisco- ci dice al telefono – come sia possibile che un sindaco, una Giunta Comunale e dei tecnici possano comportarsi da “padroni” dell’istituzione comunale. La mia è diventata una battaglia per la legalità, il mio senso civico non mi consente di tacere su certi fatti”.
Il cittadino, il 30 ottobre 2022 ha inviato una mail via pec all’Anac ad integrazione di una precedente segnalazione del 24 ottobre 2022, nella quale è stata segnalata una probabile violazione dell’art. 323 c.p. (abuso d’ufficio).
“In precedenza – si legge nell’esposto – il Segretario Comunale, rispondendo a due esposti indirizzati al Comune di Gallicchio, confermava l’esistenza di un abuso edilizio realizzato su una strada pubblica sdemanializzata, occupata da una parte dell’abitazione di residenza del Sindaco di Gallicchio, ristrutturata circa 12/15 anni fa, probabilmente durante il suo secondo mandato, avvalorando la possibilità di una sanatoria attraverso la vendita del terreno comunale allo stesso Sindaco attualmente in carica (vendita che si doveva completare, insieme alla sorella, con la stipula dell’atto pubblico, indicata come prossimo step da parte del medesimo Segretario Comunale).”
“Prima – leggiamo ancora nell’esposto – vi era stata una delibera di giunta, al 26 settembre 2022, dove risultava assente il sindaco, che con il voto favorevole del Vice Sindaco, con il voto dell’assessore allora in carica, con il parere favorevole dell’ex responsabile dell’area tecnica, dimessosi al 30 settembre 2022 e riapparso solo per tale intervento al 3 ottobre 2022, nonché con l’attestato, sempre al 3 ottobre 2022, di esecutività dello stesso segretario comunale, di fatto tale giunta autorizzava la suddetta vendita del terreno comunale sdemanializzato al Sindaco di Gallicchio.”
“Il 12 ottobre 2022 il Sindaco di Gallicchio, verosimilmente con l’intenzione di occuparsi direttamente della messa a punto dell’acquisto del terreno (in pieno conflitto di interesse?), preannunciato, tra l’altro, nella delibera di giunta attenzionata, si auto nominava con effetto retroattivo dal 1 al 31 ottobre 2022 responsabile dell’aerea tecnica, adducendo come giustificazione legale la mancanza di dirigenti. Ma nemmeno un mese dopo, il 2 novembre, ha nominato responsabile di tale aerea una dipendente di categoria C, non dirigente.
“Come sarà certamente noto a Codesta Eccellente Autorità – scrive Sinisgalli – l’art. 1471 c.c. vieta in assoluto la vendita ai sindaci o consiglieri comunali in carica anche in caso di mancata partecipazione dell’interessato alla seduta in cui è stata decisa l’alienazione del bene comunale (parere Ministero Interno n. 13571 del 05.02.2005). Di conseguenza l’eventuale illegittimità della delibera della giunta comunale in questione, inappropriata e ingiustificata, scavalcando il ruolo del Consiglio Comunale nell’operazione di vendita di un bene comunale, sembrerebbe far emergere il profilo del reato penale, di cui all’art. 323 c.p., in quanto si potrebbe prefigurare l’abuso d’ufficio per aver tentato di assegnare un bene comunale, ad un prezzo irrisorio, procurando un indebito vantaggio al Sindaco, evitando così la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi, previsti dall’art. 35, D.P.R. 380/2001, e al contempo arrecando un danno alla collettività per il restringimento di una strada comunale, precedentemente sdemanializzata, violando palesemente l’art. 1471 c.c.”
Fin qui gli aggiornamenti sulla vicenda che senza dubbio richiede risposte pubbliche da parte del sindaco e del consiglio comunale. Risposte più volte sollecitate da questo giornale senza alcun esito. Adesso che la faccenda è in mano alla Procura della Repubblica di Lagonegro siamo certi che sui fatti esposti si farà finalmente chiarezza. Chiarezza che aspettiamo anche dalle altre autorità informate sui fatti. Intanto, la minoranza ha chiesto la convocazione di un consiglio straordinario sui fatti esposti e pubblicati dal nostro giornale.