Sindacati, Florence Costanzo è la nuova segretaria dell’Ugl Basilicata

18 ottobre 2022 | 15:46
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Sindacati, Florence Costanzo è la nuova segretaria dell’Ugl Basilicata
Florence Costanzo

“Dobbiamo definitivamente uscire da questa specie di regionalismo economico-industriale, basato su rapporti personali e familistici”

Florence Costanzo è la nuova Segretaria regionale dell’Ugl Basilicata. Già segretaria dell’Uglm lucana Costanzo-si legge in una nota del sindacato- ha avuto il compito di pianificare il nuovo indirizzo proiettato alla volta di una rigenerata azione sindacale, in armonia con le strutture comunali e zonali della Regione Basilicata.

“Per me, per la mia storia personale e familiare, questa è un’opportunità importante che mi carica di enormi responsabilità- commenta Costanzo-ma non si tratta di ‘una consacrazione soggettiva e individuale’, quanto piuttosto del riconoscimento al sano gruppo dirigente lucano dell’Ugl. Senza soluzione di continuità, sono consapevole di dover gestire una crisi alla settimana – ha affermato la segretaria – forse una al giorno, cercando prima di tutto di essere presenti, con le nostre bandiere, con i nostri servizi e con i nostri dirigenti, che spesso hanno avvertito la difficoltà del ruolo, anche sul piano umano”. Un impegno, ha avvertito Costanzo, che “continuerà anche nei prossimi anni, perché non sarà certo il covid-19, la situazione geo-politica con la negativa economia sociale in atto, a modificare l’attuale situazione di crisi. Ma alla gestione quotidiana delle vertenze, il sindacato dovrà affiancare sempre più una fase di proposta di elaborazione generale, in grado di contribuire alla soluzione dei problemi. In primo luogo – ha ribadito Costanzo – serve una politica industriale capace di supportare i capisaldi dell’economia tradizionale, quella manifatturiera largamente intesa, altrimenti, si è destinati al declino e ad un allineamento con le economie più deboli del nostro paese. A questo compito primario, la Ugl affianca altri impegni fondamentali su temi quali la legalità, la lotta agli sprechi, alla corruzione e alle infiltrazioni mafiose, la difesa del welfare e di una sanità pubblica efficiente.

Dobbiamo definitivamente uscire da questa specie di regionalismo economico-industriale, basato su rapporti personali e familistici. La sfida riguarda tutti, anche le imprese e le loro associazioni: o si ha il coraggio della messa in discussione di alcune rendite di posizione, oppure le conseguenze di questa ottusità, prima o poi, ricadranno anche su chi finora ne ha tratto vantaggio. Dobbiamo avere la consapevolezza, la voglia, la passione di immaginare la Ugl fra 10 anni. Una Ugl sempre più radicata e presente sul territorio: sono i nostri iscritti, le nostre delegate e delegati la vera forza della Ugl, questa lunga fase di crisi ce lo ha dimostrato. Da lì dobbiamo costruire la nostra idea di rappresentanza, che va costantemente rimodulata ed aggiornata, per ricercare un’efficacia d’azione che non ci renda mai estranei ed anomali rispetto alla realtà”.