Operazione della Dda sulla sanità lucana, sindacati “sconcertati”

7 ottobre 2022 | 17:40
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Operazione della Dda sulla sanità lucana, sindacati “sconcertati”

Cgil, Cisl e Uil commentano l’inchiesta della magistratura potentina

“Il fatto rilevante è che ancora una volta la sanità lucana finisce nel mirino della magistratura, segno che ci sono problemi strutturali che la politica non ha saputo o voluto risolvere. In attesa di comprendere i contorni esatti della vicenda e fermo restando il principio della presunzione d’innocenza per tutti gli indagati, è di tutta evidenza che la sanità lucana, anche in ragione dei cospicui investimenti previsti dal PNRR, necessita di una profonda opera riformatrice che metta al centro i bisogni di salute del cittadino, dalle liste di attesa alla medicina territoriale, e assicuri la piena trasparenza dei processi decisionali e degli appalti. Se non è in grado di farlo la politica regionale, si prenda in considerazione anche l’ipotesi del commissariamento”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo commentando l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Potenza sulla sanità lucana.

Secondo Cavallo “non sono ammissibili zone grigie e collusioni quando è in gioco la salute dei cittadini. Siamo davanti al fallimento della politica e di una filosofia di governo che pensa di poter risolvere i problemi senza confronto sociale, con un danno gravissimo inferto alla credibilità delle istituzioni e alla tutela di un diritto fondamentale come quello alla salute”.

Per il segretario della Cisl Medici Basilicata Serafino Rizzo “la frequenza di inchieste che hanno come oggetto il sistema sanitario regionale impone una seria riflessione di natura etica e politica. Noi come sindacato pretendiamo che si faccia piena luce non solo dal punto di vista giudiziario, con tutte le garanzie del caso, ma soprattutto dal punto di vista politico. Per questo consideriamo necessaria la costituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla sanità lucana”.

Secondo il segretario generale della Cisl Fp Basilicata Pino Bollettino “Questa ennesima inchiesta conferma che da troppo tempo le esigenze di salute dei cittadini e la valorizzazione delle tante professionalità che operano nella sanità lucana non sono la priorità della classe politica regionale”.

“L’operazione della DDA di questa mattina, stante le notizie degli organi di stampa, disvela un sistema clientelare e affaristico figlio di quella occupazione delle istituzioni pubbliche che è diventata ormai una prassi in questa Regione”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa. E questo è l’ epilogo di una maggioranza che ha pensato che governare significa occupare, a qualunque costo, anche violando norme in nome di un consenso ricevuto.”

Il segretario della Uil Basilicata, Vincenzo Tortorelli sottolinea sottolinea invece: “Il primo interesse del sindacato è quello di garantire che il diritto alla salute dei cittadini trovi piena attuazione, soprattutto in un’area come quella del Lagonegrese che ne ha più bisogno per i noti problemi di inadeguatezza da superare. Nel contempo assicurare condizioni di lavoro per il personale sanitario alle prese con le gravi emergenza, alcune generate dalla pandemia a partire dal dramma delle liste d’attesa e della riorganizzazione del sistema sanitario nell’intero territorio regionale. Lo sostiene il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli per il quale senza entrare nel merito dell’inchiesta della Dda di Potenza per il rispetto dovuto alla magistratura e ai responsabili istituzionali coinvolti raccogliamo il diffuso sentimento di sconcerto per il quadro che la magistratura delinea”.