Inchiesta sanità, Piro risponde al gip: “spunta una presunta tangente per evitare verifica fiscale”

10 ottobre 2022 | 13:48
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Inchiesta sanità, Piro risponde al gip: “spunta una presunta tangente per evitare verifica fiscale”
Il carcere di Potenza

In mattinata l’interrogatorio di garanzia dell’ex capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Basilicata arrestato lo scorso 7 ottobre

Francesco Piro, ex capogruppo di Forza Italia in  Consiglio regionale della Basilicata, in carcere da venerdì, ha risposto alle domande del gip Antonello Amodeo, durante l’interrogatorio di garanzia che si è svolto nella mattinata di oggi a Potenza. Piro, arrestato lo scorso 7 ottobre, è indagato per induzione indebita, corruzione, tentata concussione e altri reati contro la pubblica amministrazione nell’ambito di una inchiesta della Dda di Potenza sulla sanità lucana.

L’avvocato Sergio Lapenna, legale dell’ex capogruppo forzista, ha fatto sapere, all’uscita dal carcere, di aver chiesto al gip l’attenuazione della misura cautelare. Secondo quanto riportato da Ansa.it, davanti al gip Piro ha respinto le accuse e ha spiegato i suoi atti, definendo “solo raccomandazioni” quelli che nell’ordinanza di custodia cautelare sono considerati “atti corruttivi”.

Sempre l’avvocato Lapenna-scrive Ansa- ha spiegato che Piro “sta benissimo anche se è preoccupato per i suoi familiari”, avrebbe ammesso di aver fatto una “raccomandazione politica” a favore di un dirigente di Acquedotto Lucano che voleva essere promosso, ma ha negato di aver avuto un ruolo nel tentativo di allontanare dall’incarico l’allora direttore generale dell’azienda ospedaliera “San Carlo” di Potenza. Infine, lo stesso legale ha spiegato che, in un altro caso, “una persona poi vicina al presidente della Regione Basilicata aveva chiesto a Piro una tangente per evitare una verifica fiscale.”

Martedì 11 ottobre e giovedì 13 saranno sottoposti a interrogatorio di garanzia la sindaca di Lagonegro Maria Di Lascio (ai domiciliari), l’assessore regionale Franco Cupparo e l’ex assessore alla Sanità, Rocco Leone per i quali è stato disposto l’obbligo di dimora, e il dg dell’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, Giuseppe Spera sottoposto a divieto di dimora a Potenza.