Inchiesta sanità Basilicata: Pd, “Legislatura compromessa”. M5S: “Chiediamo gesto di responsabilità a Bardi”
Le reazioni delle opposizioni in consiglio regionale a poche ore dall’operazione della Direzione Distrettuale antimafia di Potenza
Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli, è intervenuto sull’inchiesta della Procura distrettuale antimafia sulla sanità lucana commentando così quanto accaduto: “La vicenda giudiziaria che ha coinvolto il Presidente Bardi, la sua Giunta ed esponenti della maggioranza di centrodestra, per quanto emerso in queste ore, preoccupa sia per il contesto nella quale è maturata che per il merito. Esprimiamo massima fiducia nell’operato della magistratura e nel contempo ci auguriamo che gli indagati chiariscano in breve tempo la propria posizione. In attesa di comprendere meglio i contorni dell’intera vicenda, riteniamo che non sia questo il momento né della strumentalizzazione e né delle speculazioni politiche, seppure risulta difficile per Bardi mettere la testa sotto la sabbia sia per la portata politica dell’accaduto e sia perché l’agibilità stessa di questa legislatura risulta fortemente compromessa”.
Ad esprimere preoccupazione per quanto accaduto sono anche i tre consiglieri regionali del M5S, Carlucci, Leggieri e Perrino che in una nota dichiarano quanto segue: Uno scenario preoccupante e inquietante quello che stanno vivendo i cittadini lucani in queste ore. Da una parte le ipotesi accusatorie devono essere confermate nei tre gradi di giudizio, dall’altra parte però è necessario ringraziare i magistrati della DDA e le forze dell’ordine per l’imponente lavoro svolto con professionalità. Tante, troppe ipotesi di reato contro la Pubblica Amministrazione, cioè contro i cittadini e il bene comune. Chiediamo un profondo gesto di responsabilità al presidente Bardi, che da uomo dello Stato e delle Istituzioni ha ben chiaro il grave momento che non può essere liquidato con un semplice “vado avanti”. Oltre metà della sua giunta è indagata, questi i fatti.
È difficile comprendere come l’esecutivo regionale possa proseguire con la necessaria serenità il suo cammino, quando la quasi totalità dei suoi componenti è coinvolta in questa complessa e vasta indagine. Il Presidente Bardi spieghi subito come intende portare avanti il lavoro di questa legislatura, considerato che l’agibilità politica di questo Consiglio Regionale e quella della Giunta risultano seriamente compromesse.
Dal canto nostro ci continueremo a battere affinché la Basilicata diventi una regione normale, scevra da un atavico familismo amorale, lontana dai consociativismi e dalle prepotenze di ogni risma, aperta alle sfide della modernità ed al conseguimento del bene comune. Il Presidente Bardi, proprio per il ruolo che riveste e per quelli che ha rivestito in passato, da servitore dello Stato, dovrebbe mettere fine a questa legislatura e ridare al più presto la parola ai cittadini lucani”.