Basilicata. Tra spopolamento ed emigrazione giovanile due sindaci snobbano un’opportunità

18 ottobre 2022 | 17:03
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Basilicata. Tra spopolamento ed emigrazione giovanile due sindaci snobbano un’opportunità

Perché i sindaci di Gallicchio e Roccanova hanno lasciato cadere un progetto che avrebbe potuto garantire fino a 150 posti di lavoro?

Non è la prima volta che accade in Basilicata: aziende interessate ad investire, maltrattate, illuse e costrette a fuggire. E così tra le aziende serie parte il passaparola dei giudizi negativi sulla Basilicata: “Allontanatevi da quella regione, è impossibile fare qualcosa”. Non è la prima volta, e uno degli episodi più emblematici – ricordiamo – è stato l’allontanamento della Exos. La Exos, nel febbraio 2021, abbandona la Basilicata e va in Piemonte, dove in soli 3 mesi, compreso dicembre e festività natalizie, è stato fatto quello che qui non si è riuscito a fare in più di un anno e mezzo. Il progetto è partito a Torino, 350 posti di lavoro altamente qualificati in tre anni, un indotto di milioni di euro per un investimento di 10 milioni.

Spesso, le proposte di investimento da parte di aziende, sia in termini di conoscenze sia in termini finanziari, sono sottoposte al vaglio di criteri politici assolutamente assurdi. “Quanto consenso elettorale guadagno con questo progetto di investimento? È possibile che quelle risorse siano trasferite ad aziende amiche del politico di riferimento o dell’area politica di appartenenza, anziché all’impresa lombarda o torinese che propone il progetto? Nel peggiore dei casi qualcuno si fa un’altra domanda: quanto ci guadagno io personalmente? Posso piazzare i mei sodali, amici, parenti, elettori? Non mancano i casi in cui i piccoli Comuni si avventurano in mega progetti senza avere le strutture e le competenze per seguirli e gestirli. Insomma, capita che le aziende serie portate allo sfinimento con linguaggi politici e atteggiamenti burocratici a loro incomprensibili, fuggano dalla Basilicata a gambe levate.

Non sappiamo se queste considerazioni siano compatibili con quanto accaduto in questi mesi nei Comuni di Gallicchio e Roccanova. Ciò che sappiamo di certo è che questi due paesi stanno morendo di emigrazione e spopolamento: i dati socio-demografici sono spietati. Tuttavia, possiamo raccontare una storia che per certi aspetti appare inverosimile.

Il progetto turistico con i Fondi Ripov

I Fondi Ripov – Rete Interventi Programma Operativo Val d’Agri finanziano, tra l’altro, interventi per il rafforzamento e la qualificazione dei servizi comunali. Tra questi anche i servizi avanzati per il turismo. Ebbene, attraverso l’interessamento di un affermato professionista romano di origini di Gallicchio, legato sentimentalmente alla sua terra di nascita, partono interlocuzioni per l’avvio di un progetto da candidare al finanziamento Ripov 2021-2022.

Il progetto turistico sarebbe stato ideato dal professionista di origini gallicchiesi, su richiesta del sindaco, e reso esecutivo con i partner di Milano e Brescia e con alcuni tecnici di Gallicchio.

L’interlocuzione avviene tra una importante azienda milanese (con 5 sedi in Italia, oltre 100 partner nel mondo, 800 dipendenti, un hub tecnologico di ricerca e sviluppo, più di 450 progetti realizzati ogni anno) una prestigiosa azienda bresciana, il professionista di origini gallicchiesi che fa da ponte tra gli interlocutori, altri professionisti e manager delle aziende interessate, i sindaci dei Comuni di Roccanova e Gallicchio. Tuttavia i contatti anche operativi hanno inizio nel 2020, insomma oltre due anni di interlocuzioni e di lavoro per i partner.

Nel maggio 2022 i comuni approvano l’intero progetto. Ma servono le schede progetto per stabilire la destinazione di fondi già assegnati. I referenti operativi preparano due schede progetto, una per Gallicchio e una per Roccanova, che vengono presentate nei termini stabiliti dal regolamento regionale. Tutto bene, i Comuni approvano le schede progetto e la Regione conferma il finanziamento per “Servizi Turistici Avanzati”: 250mila euro a Roccanova, 197mila euro a Gallicchio. Nel maggio 2022 i consigli comunali approvano l’intero progetto. Le schede servono per stabilire la destinazione di fondi comunque già assegnati dalla Regione.

L’impatto occupazionale ed economico del progetto

Non entriamo nel merito dei dettagli, ci limitiamo a considerare alcuni aspetti fondamentali. L’avvio del progetto, previsto intorno al 15-20 settembre, avrebbe comportato l’assunzione in smart working (part time a 6 ore al giorno), nel customer care dell’azienda milanese, di 12 unità di Roccanova e 2 di Gallicchio, già selezionate tra giugno e luglio dalla stessa azienda in base alle segnalazioni dei due sindaci. Sono stati i sindaci, infatti, a comunicare i nominativi dei ragazzi e delle ragazze da selezionare.

Altre 10 unità (6 di Gallicchio e 4 di Roccanova) sarebbero state assunte dall’azienda milanese (4 unità) e da un’altra società informatica di Brescia (6 unità) per la formazione nei settori interessati dal progetto (comunicazione, marketing, informatica e call center). Entro fine anno l’azienda milanese avrebbe dovuto selezionare altre 50 unità e nel biennio 2023/2024 e altre 100 unità, con apertura di una sede di rappresentanza nella Val D’Agri. Dunque, con un piano di investimenti che l’azienda avrebbe predisposto entro fine anno, per il medio lungo periodo, i posti di lavoro sarebbero stati all’incirca 150.

Intanto, si svolge la selezione: su circa 40 segnalati, nella prima fase sono 11 le persone che superano la prova. A questi si sarebbero aggiunti altre 13 persone. Insomma, nella prima fase sarebbero state assunte 24 persone. Sarebbe poi, secondo gli accordi, nata una società mista o una cooperativa costituita in loco ad hoc che avrebbe dovuto gestire sito, customer care, app, infopoint, realtà aumentata, bacheche/segnaletica multimediali, comunicazione, marketing, eventi promozionali e pubblicitari e guide turistiche, mentre 9 agenti turistici del nord (coinvolti nel progetto) avrebbero proposto pacchetti turistici in Lombardia e in Germania con destinazione Roccanova, Gallicchio e la Basilicata.

All’improvviso tutto si blocca

I sindaci dal 13 settembre circa, avrebbero staccato le comunicazioni con gli altri interlocutori. Cala il silenzio. Nonostante le continue sollecitazioni i due primi cittadini non rispondono. Il comportamento appare strano. Tuttavia dopo giorni di silenzio emerge una criticità: al sindaco di Roccanova nonostante 5 mesi di esame del budget, all’improvviso sarebbe parso eccessivo l’importo destinato ai professionisti. Al sindaco di Gallicchio gli importi delle voci di budget sono noti dall’inizio del 2022. Gli interlocutori si rendono disponibili a rivedere quegli importi, nonostante avessero spiegato le ragioni tecniche e funzionali che giustificano quella voce del budget. Ma niente, i due sindaci avrebbero chiuso la faccenda senza un motivo apparentemente plausibile, lasciando intendere che avrebbero proseguito con altri partner.

Le domande aperte

Per quale ragione “politica” due sindaci di piccolissimi comuni, con una crisi demografica in corso drammatica, in un territorio altamente depresso e con altissima disoccupazione, decide di bloccare all’ultimo momento un’operazione economica che prevederebbe buone prospettive occupazionali per i cittadini residenti? Che cosa è successo davvero, quale problema insormontabile è sorto nel rapporto con gli interlocutori? E chi sarebbero gli altri partner sostituti di quelli che hanno prodotto tutto il materiale utile e necessario all’ottenimento del finanziamento? Chi sarebbero gli altri partner sostituti di quelli che hanno finanche selezionato il personale in base a una lista fornita dagli stessi sindaci? Ci sarà il tempo per realizzare il progetto ideato e scritto dai partner mollati a favore di altri partner? I Fondi Ripov 2020-2021 sembrerebbe non siano stati tutti spesi con il rischio di perderli, si corre lo stesso rischio con i fondi Ripov 2021-2022? Invitiamo i sindaci Rocco Greco di Roccanova e Gaetano Pandolfi di Gallicchio a rendere pubblico il profilo e i nomi degli eventuali nuovi partner. A proposito di “rendere pubblico”, un suggerimento al sindaco di Gallicchio: il suo curriculum caricato sul sito istituzionale del Comune è vuoto, c’è il format senza contenuti, corregga la svista e lo dica a quelli di Publisys spa.