Basilicata. L’assessore alla Sanità mette in scena uno spettacolo indecoroso

28 ottobre 2022 | 15:39
Share0
Basilicata. L’assessore alla Sanità mette in scena uno spettacolo indecoroso

Uno show che spettacolarizza il dolore con la profanazione della dignità di una bambina

“Il vicepresidente della Giunta regionale, Francesco Fanelli, accoglierà stamani alle 12 nella Sala Verrastro della Giunta regionale una bambina proveniente dal Ghana, venuta in Basilicata per sottoporsi a un delicato intervento chirurgico. La bambina è accompagnata dai genitori e dal medico che sta seguendo la sua vicenda. La stampa è invitata a partecipare.” Così l’Ufficio stampa e comunicazione della Giunta regionale scrive stamattina. Sappiamo che si tratta di un intervento ortopedico e che la bambina ha seri problemi di deambulazione. E quindi?

Che cosa ci sia di straordinario nel fatto che una bambina sia ricoverata e operata all’ospedale di Potenza? Dov’è la notizia? Magari nella provenienza della piccola paziente? E da quando la provenienza è una notizia? La notizia sarebbe che la giunta regionale lucana con una delibera si è accollata le spese di ricovero della ragazzina? Che il vescovo  ha aperto le porte di una casa di accoglienza che ospiterà la madre della bambina? Tutto questo in un quadro di serietà sarebbe normale, non eccezionale, ma soprattutto non un evento mediatico. Tutto questo si fa e basta.

Probabilmente la verità è un’altra, che ha molto a che fare con la spettacolarizzazione del dolore e della sofferenza. Il vice presidente della Giunta regionale, e assessore alla sanità, accoglie una bambina e la espone all’opinione pubblica come un trofeo del presunto successo di un ospedale o del servizio sanitario regionale di cui lui è il responsabile politico. Francesco Fanelli fa marketing politico sulla pelle di una bambina ghanese. Oggi è andato “in onda”, direttamente dalla Regione, l’ennesimo show, con una narrazione compassionevole e caritatevole, da cui sarebbe emersa la “grandezza del cuore lucano.” Come è buono lei, assessore.

Oggi, una bambina, suo malgrado, è stata esposta come una merce per la produzione di un compiacimento collettivo, per la circolazione di informazioni e comunicazioni gradite al politico e al direttore di turno. E’ vero, di questi tempi, le “cose” acquistano valore soltanto se vengono esposte, se suscitano attenzione, allo stesso modo le persone. Siamo di fronte a una vera e propria profanazione della dignità di una bambina: “usata” diversamente dallo scopo per cui è venuta in Basilicata. Lei deve sottoporsi a un’operazione chirurgica, è questo il suo scopo nella speranza che il suo problema di salute venga risolto. Qualcuno, invece, prova a costruire una messa in scena, un luogo di esposizione, per altri scopi.

Speravamo oggi di non trovare in rete la foto di quella bambina, i giornalisti sanno che non sarebbe corretto, ma altri spettatori potrebbero far circolare “il trofeo”, senza alcun pudore. Intanto, ci ha pensato il sito istituzionale della Regione a pubblicarla. Che finezza. Ma ancora più elegante l’assessore che sul suo profilo Facebook si è affrettato a pubblicare le foto della bambina.

Questa è la storia di un semplice ricovero, per un’operazione chirurgica seppure delicata, trasformato in qualcos’altro. Infatti, la scena è servita a Fanelli per decantare le lodi della sanità lucana, e al dg dell’ospedale San Carlo, Giuseppe Spera, per dire che la vicenda della bambina ghanese “è la  dimostrazione che una sanità di eccellenza è possibile anche in una regione piccola come la Basilicata”. Peccato che la destinazione non era Potenza ma il Policlinico di Bari che aveva accettato il ricovero poi non andato in porto per una serie di ragioni burocratiche. A Bari avrebbero messo in scena lo stesso show?