Avviso di garanzia per Salvatore Caiata coinvolto nell’inchiesta di Siena, ‘Hidden Partner’
Notificati avvisi di conclusione indagini ad altre 12 persone, tra i quali l’ex giudice della Corte dei Conti della Toscana. Contestati a vario titolo reati tributari, di autoriciclaggio, corruzione, truffa e appropriazione indebita
Chiuse le indagini a Siena relative all’inchiesta che ipotizza a vario titolo i reati di autoriciclaggio, corruzione, truffa, appropriazione indebita e reati tributari. Aavvisi di garanzia anche al magnate kazako nel settore petrolifero Igor Bidilo, al deputato neoeletto per Fdi Salvatore Caiata, all’ex giudice della sezione regionale della Corte dei Conti della Toscana Vincenzo Del Regno e ad altre 10 persone.
Il 14 ottobre, sono stati notificati gli avvisi di conclusione da parte della procura della città del Palio. Al centro dell’inchiesta, denominata Hidden Partner, una serie di compravendite di società e ingenti flussi e finanziari in Italia e all’estero, tra cui Svizzera, Cipro, Estonia, Lettonia, Isole Vergini Britanniche.
La lente degli inquirenti – scrive sienanews.it – si è concentrata in particolar modo sulla società Sielna spa con cui, dal 2014, Bidilo ha acquistato numerosi bar e ristoranti in piazza del Campo a Siena, tra cui il celebre bar Nannini, oltre a numerose altre attività nel settore della ristorazione anche a Firenze, come lo storico e letterario Caffè Giubbe Rosse, al momento chiuso, a Roma e a Milano.
Un attivismo imprenditoriale che non è passato inosservato. Nell’inchiesta avviata a fine 2018 e condotta con rogatorie internazionali, intercettazioni telefoniche, informatiche e ambientali, sono indagati anche l’attuale presidente della Camera di Commercio di Arezzo e Siena, Massimo Guasconi, e il direttore generale e l’amministratore di fatto di Sielna spa dell’epoca, rispettivamente Cataldo Staffieri e Maxim Constantin.
Tra gli indagati destinatari dell’atto di conclusione c’è anche l’imprenditore senese Andrea Bellandi, ex direttore generale della società calcistica Acn Siena. Sono cinque, invece, le società coinvolte attraverso le quali gli indagati, secondo la procura di Siena, avrebbero condotto operazioni societarie e commerciali di natura puramente speculativa per diversi milioni di euro. Gli indagati hanno 30 giorni per chiedere di essere interrogati, dopodiché la procura può chiedere i rinvii a giudizio.