Al via dal 24 ottobre la quarta edizione della Scuola Internazionale di Dialettologia
Quest’anno la sede è nel castello Sanseverino di Grumento Nova. Patrizia Del Puente: “La Basilicata, dal punto di vista linguistico, è una vera miniera a cielo aperto”
A marzo 2018, è stato istituito presso l’Università degli Studi della Basilicata il Centro Internazionale di Dialettologia. Il Centro si propone di occupare un posto nel panorama internazionale riguardo alla ricerca, alla documentazione e alla formazione nel campo della dialettologia. Esso ha trovato la sua collocazione logistica all’interno della sede universitaria di Potenza, sita in via Nazario Sauro. Quest’anno dal 24 al 29 ottobre il Centro si sposterà nel castello Sanseverino di Grumento Nova dove si svolgerà la quarta edizione della Scuola Internazionale di Dialettologia. La Scuola è aperta a ricercatori, dottori di ricerca, dottorandi, laureati magistrali e triennali in Linguistica e Dialettologia. Docenti di Università italiane ed estere si alterneranno nelle lezioni (clicca qui per leggere il programma completo e le modalità di iscrizione)
La Scuola-spiega Patrizia Del Puente, docente di Glottologia e Linguistica all’Unibas- è organizzata in lezioni mattutine e pomeridiane. I docenti provengono da varie Università europee e sono tra i massimi esperti del settore. L’intento della Scuola è quello di riunire studenti e giovani ricercatori appassionati di dialettologia, affinché possano confrontarsi non solo con persone che sono più avanti di loro nel campo degli studi, ma anche con coetanei con i quali poter vivere un periodo intenso di scambio di idee e di esperienze.
La Basilicata,-sottolinea Del Puente- dal punto di vista linguistico, è una vera miniera a cielo aperto. Già negli anni ’20 del secolo scorso, il grande linguista tedesco Gerard Rohlfs si era accorto della importante e variegata realtà linguistica della Basilicata. Egli era giunto in questa regione per raccogliere i dati finalizzati alla compilazione dell’A.I.S. (Atlante linguistico Italo-Svizzero) e restò talmente colpito da inviare in seguito un suo allievo, Heinrich Lausberg, per studiare in modo più approfondito le lingue lucane, in particolare quelle del sud della regione che gli erano parse particolarmente conservative. Il Lausberg svolse quindi indagini più ampie e individuò l’area cosiddetta “arcaica” o come definita da lui stesso Mittelzone. La comunità scientifica dialettologica internazionale, dunque, ha sempre riconosciuto la Basilicata come un’area linguistica particolarmente interessante e meritevole di studi approfonditi. Proprio nella consapevolezza dell’importante e variegato patrimonio linguistico della regione, nel 2007 fu presentata alla presidenza della giunta regionale lucana un progetto finalizzato alla creazione di un Atlante Linguistico della Basilicata (da ora in poi A.L.Ba.). La proposta fu accolta con entusiasmo e nel 2008 nacque il Progetto A.L.Ba. Finora sono stati pubblicati quattro volumi dell’Atlante e si sono conclusi i lavori per il quinto volume. Clicca qui per saperne di più
L’A.L.Ba. è l’unico atlante regionale esaustivo. Esso riporta, infatti, i dati di tutti i 131 comuni della Basilicata e anche quelli delle molte frazioni nelle quali si registrano varianti sintopiche. Il primo tomo dell’Atlante, pubblicato nel 2010, raccoglie il lessico relativo ai nomi di parentela e ai nomi delle parti del corpo.
Il Progetto A.L.Ba., confluito nel 2018 nel Centro Internazionale di Dialettologia (C.I.D.), ha organizzato numerose iniziative per il territorio, oltre agli incontri divulgativi che da un decennio tiene in tutti i paesi della Regione con l’intento di rendere consapevoli i parlanti dell’importanza del proprio patrimonio linguistico