Al Città delle 100 Scale Festival torna il danzatore e coreografo Manfredi Perego

21 ottobre 2022 | 10:45
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Al Città delle 100 Scale Festival torna il danzatore e coreografo Manfredi Perego

Dal 20 al 23 ottobre tre iniziative a Potenza

Ritorna al Città delle 100 Scale Festival il danzatore e coreografo emiliano Manfredi Perego con una permanenza di tre giorni dal 20 al 23 ottobre. Nei giorni 20-22 ottobre sarà alla casa circondariale di Potenza per un workshop intensivo con i detenuti attori del laboratorio teatrale e una rappresentanze di alunni del Liceo Musicale-Coreutico Isis di Montalbano Jonico, nell’ambito del progetto “Teatro oltre i limiti. Rassegna di promozione del teatro in carcere”, curato dalla compagnia Petra. Il giorno 22 alle ore 10,30 nella Casa Circondariale “A. Santoro”, ci sarà una lezione pubblica. Domenica 23 ottobre al Museo archeologico Dino Adamesteanu presenterà le sue ultime coreografie alle ore 18,00 Totemica con Chiara Montalbani e alle ore 18,30 Ruggine.

Il laboratorio  nella casa circondariale di Potenza rinnova una collaborazione tra il Città delle 100 Scale Festival e la compagnia Petra, che già da alcuni anni vede il festival mettersi  a disposizione con alcuni suoi ospiti per compiere un’esperienza formativa con i protagonisti del laboratorio teatrale che la Compagnia Petra tiene da vario tempo, in accordo con la comunità carceraria aperta ad esperienze di collaborazioni con il contesto cittadino.

Le due performance di danza, Ruggine e Totemica – ha dichiarato il coreografo e ballerino, Manfredi Perego – sono i lavori di un percorso intimo e solitario, necessario per poter affrontare debolezze, zone di sicurezza, stridori coreografici e non, in prima persona. Ruggine si presenta come un sito specific, in work progress, in cui il rapporto buio-luce diviene metafora dei vari stati dell’animo. E’ un lavoro nel quale il coreografo si confronto con le sue inquietudini, fragilità e contraddizioni, sulle fratture e violenze che possono portare anche alla vergogna. Un percorso estremamente intimo e privato che mette a nudo come sei dentro, che cosa sei. Senza pregiudizi, senza determinare la vittoria di nessuna rappresentazione ideale. Totemica – pensato in periodo pandemico – è stato disegnato da Manfredi Perego sulla danzatrice/performer Chiara Montalbani, che si mostra come una divinità decaduta che non sa più chi è, che non si riconosce più in nessun luogo e nessun credo. La coreografia esibisce un dio irriconoscibile nel presente, concreto nella storia, energia viva ma scaduta in un limbo non identificato. Potente tamburo muto che risuona a tratti.

Manfredi Perego dopo aver praticato diverse attività sportive quali Judo, Thai Boxe e calcio, inizia a studiare danza contemporanea a 17 anni nella scuola di sua madre. Questo originario aspetto di padronanza del proprio fisico lo portò ad esprimere una danza in cui l’energia si manifesta attraverso un uso del corpo e del gesto capace di esprimere una vasta gamma di gradazione. Produce un movimento primitivo/poetico che fa riferimento a una scrittura per immagini in cui si intrecciano segno, spazio e grafie in movimento. Da questo sentire, si sviluppa la ricerca coreografica della compagnia che focalizza il suo lavoro nell’individuazione della tecnica fisico-emotiva a supporto dell’idea coreografica, attivando princìpi di trasformazione del corpo.