Potenza, lavoratori della Trotta Bus senza stipendio

22 settembre 2022 | 11:55
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Potenza, lavoratori della Trotta Bus senza stipendio

Fit Cisl: “Un eterno patimento per le 150 famiglie degli addetti al trasporto urbano del capoluogo”

Una situazione insostenibile quella dei lavoratori della Trotta Bus che si ritrovano nuovamente a non percepire la retribuzione -a denunciarlo il Segretario Generale della Fit Cisl di Basilicata Sebastiano Colucci.

“Un eterno patimento -aggiunge Colucci- quello delle 150 famiglie dei lavoratori addetti al trasporto urbano della Città di Potenza, che nuovamente, con una costante negativa si ritrovano a non sapere quando e se percepiranno la mensilità di agosto. In un momento storico segnato dall’aumento spropositato delle bollette, aggravato dall’inizio delle scuole, che comporta un investimento di circa 350 euro a bambino, tra mensa, libri e accessori vari, è inspiegabile e inconcepibile immaginare di lasciare le famiglie senza un briciolo di sostentamento, nonostante ogni giorno questi lavoratori prestino un servizio alla Città di Potenza e a tutti i pendolari lucani.

Quello che fa rabbrividire è il silenzio assordante delle istituzioni, che seppur allarmate per tempo continuano a snobbare le richieste di convocazioni da parte di questa organizzazione sindacale, che vorrebbe affrontare di petto la questione come già fatto ad agosto 2022, quando le speranze erano poche ma grazie allo studio e alla ricerca di una soluzione, inimmaginabile per taluni, si è riusciti a far pagare i lavoratori.

Se tutto andrà bene il 1 ottobre 2022 il capoluogo lucano avrà un nuovo gestore, che probabilmente il 10 novembre pagherà la prima mensilità ai dipendenti, ma sicuramente i lavoratori non possono sopperire 90 giorni senza retribuzione, soprattutto in un periodo dove non si arriva alla 3 settimana del mese. La Fit Cisl di Basilicata – conclude il segretario generale Colucci- è disposta a riunioni fiume, anche di 24 ore pur di trovare una tempestiva soluzione che porti serenità a delle famiglie molto spesso vittime di scelte sbagliate e di un disinteresse generale.