Psichiatria ospedale Villa d’Agri: “Medici non sono responsabili della chiusura”

4 agosto 2022 | 13:27
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Psichiatria ospedale Villa d’Agri: “Medici non sono responsabili della chiusura”
Ospedale di Villa d'Agri

La Uil Fpl chiede all’Assessore alla Salute di intervenire

Di seguito la nota della Uil Fpl Basilicata sulla chiusura del reparto di Psichiatria all’ospedale di Villa d’Agri.

La chiusura annunciata del reparto di Psichiatria dell’Asp per il mese di agosto è solo l’ultima delle nefaste conseguenze che la carenza di personale medico sta coinvolgendo il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale di Villa d’Agri. Nessuna sorpresa per questa riorganizzazione. Una situazione preoccupante che denunciamo da mesi mentre, apprendiamo dalla stampa, che solo adesso, qualcuno si rende conto della grave situazione e tenta maldestramente di far ricadere la responsabilità sui due medici in servizio che sono andati in ferie tra l’altro in due periodi diversi, dopo un anno di turni massacranti e duro lavoro. Per di più, entrambi impegnati anche in altri Servizi dell’ASP e, nonostante tutto, riuscendo a garantire le urgenze psichiatriche provenienti da tutto il territorio del potentino raggiungendo per numero di ricoveri un’efficienza pari al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) di Potenza, nonostante l’incostante presenza anche di personale infermieristico.

La chiusura temporanea del SPDC di Villa d’Agri, ha dei responsabili certi che chiaramente non sono i medici. E’utile ricordare che da oltre due anni, procedimenti giuridici e burocratici, stanno paralizzando il concorso pubblico unico regionale per la branca di psichiatria, indetto dall’ASM con deliberazione n. 829 del 23.09.2020, per la copertura a tempo indeterminato di n. 6 posti di Dirigente Medico di Psichiatria. Questo concorso doveva svolgersi da tempo, basti pensare che con delibera n. 90 del 04.02.2021 è stato approvato l’elenco dei candidati ammessi al concorso. Da allora si sono susseguiti solo rinvii, prese in giro, cronoprogrammi che sono stati puntualmente disattesi e un silenzio imbarazzante, rotto solo da qualche dirigente dell’Azienda Sanitaria, che si è limitato a chiedere di “pazientare”.

Al concorso hanno partecipato ben cinquanta medici che avrebbero potuto, in buona parte, soddisfare le esigenze del Dipartimento di salute Mentale dell’ASP. Con la carenza di medici psichiatri che c’è in tutta Italia, non bisognerà meravigliarsi se gli ammessi al concorso, nel frattempo, avranno trovato un’altra collocazione lavorativa. Siamo convinti, infatti, che ormai di questi cinquanta medici in pochi saranno ancora interessati a parteciparvi. Dopo il nostro comunicato stampa del 13 luglio 2022, l’ASP ha indetto un avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato, di n. 3 dirigenti medici psichiatri, quasi a voler mettere una toppa. Ma appare oltremodo evidente che pochi saranno i medici interessati ad un lavoro precario consapevoli che altrove potrebbero ambire ad un lavoro stabile. Per questo riteniamo che l’unica soluzione deve essere quella di riaprire immediatamente i termini della procedura concorsuale indetta dall’ASM e portarla a termine nel più breve tempo possibile.
Insomma, un ritardo colpevole, almeno secondo la ricostruzione dei fatti, per cui la Uil Fpl chiede all’Assessore alla Salute di intervenire necessariamente per le sollecite determinazioni del caso. Raffaele Pisani segretaria Uil Fpl Basilicata