M5S: Il Consiglio Regionale approva in fretta e furia la marchetta elettorale del gas in bolletta per i lucani
“La verità è che Bardi e la sua armata Brancaleone si sono buttati a capofitto in questa avventura senza essere sicuri al 100% della sua completa attuazione”
Sebbene Bardi abbia chiesto a tutti di non strumentalizzare il bonus gas a fini elettorali, la seduta di Consiglio straordinaria convocata per oggi potrebbe essere configurata come la marchetta elettorale per eccellenza. Il Consiglio regionale, che per questi anni è stato alla stregua di un bivacco per molti consiglieri di maggioranza nonchè vero e proprio teatro di guerra, è stato convocato in fretta e furia a ridosso di ferragosto per l’approvazione di questo provvedimento.
La verità è che Bardi e la sua armata Brancaleone si sono buttati a capofitto in questa avventura senza essere sicuri al 100% della sua completa attuazione. Il rischio di illudere migliaia di cittadini è dietro l’angolo in quanto la misura potrebbe andare a schiantarsi con le pastoie burocratiche e amministrative che caratterizzano il sistema nazionale e regionale.
Mascherare questo contributo come passaggio fondamentale per la transizione energetica è un azzardo di non poco conto. Inoltre, il fatto che sia legato alle compensazioni pattuite con le compagnie petrolifere, potrebbe far sorgere problemi nell’eventualità di fermi, congiunture economiche o problematiche assolutamente non prevedibili. Dunque, una sorta di salto nel buio.
L’approssimazione e la mancanza di programmazione è evidenziata anche dagli ulteriori proclami posti in essere dall’assessore Latronico che ha annunciato una serie di misure nei confronti di coloro che non beneficeranno dello sconto in bolletta. A detta di Latronico, la Regione Basilicata pubblicherà entro fine settembre un bando per finanziare l’installazione di impianti da fonti rinnovabili per le unità abitative non coperte dalla rete di metanizzazione.
Nonostante il nostro scetticismo, abbiamo provato a dare un nostro contributo per migliorare la norma prevedendo la rimodulazione del contributo in base alle categorie di reddito, avvantaggiando coloro con redditi più bassi e accantonando le risorse non utilizzate in un fondo vincolato all’efficientamento energetico delle unità immobiliari ad uso domestico.