Mafia nel Vulture-Melfese: nell’inchiesta della Dda spunta il nome di Donato Macchia

2 luglio 2022 | 00:48
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Mafia nel Vulture-Melfese: nell’inchiesta della Dda spunta il nome di Donato Macchia

Indagato l’editore, imprenditore e patron del Potenza Calcio avrebbe stretto un “accordo collusivo con il clan Delli Gatti”

C’è anche il nome dell’imprenditore dell’eolico e presidente del Potenza Calcio, Donato Macchia, nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita ierinel Vulture Melfese nei confronti di 16 persone per i reati di associazione mafiosa e concorso esterno in associazione mafiosa. Macchia sarebbe indagato per turbativa d’asta, insieme, tra gli altri, al patron del Melfi Calcio, Lorenzo Navazio.

Dalle intercettazioni emerge un presunto patto collusivo tra Macchia e Lorenzo Delli Gatti, presunto appartenente all’omonimo clan e ritenuto dagli inquirenti dirigente e organizzatore dell’associazione mafiosa operante nel Vulture Melfese.

Nell’ambito della procedura per l’aggiudicazione di un lotto fondiario in agro di Melfi, l’imprenditore Macchia avrebbe presentato, in modo strumentale, un’offerta economica largamente inferiore al fine di agevolare il clan che aveva mire espansionistiche sui terreni messi a bando da Ismea.

La Procura antimafia evidenzia “i legami e le cointeressenze che avvincevano Delli Gatti Lorenzo a Macchia Donato. Inoltre l’imprenditore- come risulta dalle intercettazioni- avrebbe promesso a Lorenzo Delli Gatti un contratto riconducibile all’affare relativo alla realizzazione di un parco fotovoltaico a Melfi. Nel corso delle indagini vengono captate, dagli investigatori, alcune conversazioni telefoniche tra Delli Gatti e l’imprenditore di Filiano.

“Per la presunta turbativa d’asta per la vendita di un fondo di 47 ettari da parte di Ismea, la Procura aveva chiesto gli arresti domiciliari per Navazio e Macchia. Il gip, pur confermando l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza in capo a entrambi gli imprenditori, ha escluso l’aggravante mafiosa e si è dichiarato territorialmente incompetente poiché la vendita del fondo è avvenuta a Roma.”

Discorso diverso per Lorenzo Delli Gatti per il quale la Procura ha chiesto, e ottenuto dal gip, la custodia cautelare in carcere. Delli Gatti, scrive il giudice per le indagini preliminari, avrebbe aderito all’associazione mafiosa in posizione verticistica.

Qui alcuni stralci dell’Ordinanza di esecuzione degli arresti di ieri

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