Lavello (Potenza): la “genialata” solitaria dell’amministrazione comunale

14 aprile 2022 | 11:19
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Lavello (Potenza): la “genialata” solitaria dell’amministrazione comunale
Lavello (Potenza): la “genialata” solitaria dell’amministrazione comunale
Lavello (Potenza): la “genialata” solitaria dell’amministrazione comunale
Lavello (Potenza): la “genialata” solitaria dell’amministrazione comunale

“L’inspiegabile area pedonale che inquina di più e crea ulteriori disagi ai cittadini”

Sono cinque consiglieri comunali di opposizione a sollevare per primi le critiche su quella che appare una stravagante e inspiegabile decisione dell’amministrazione comunale. Si tratta dell’area pedonale istituita su via Roma, strada strategica che attraversa gran parte della città. A leggere l’ordinanzain esecuzione della delibera di Giunta, si capisce immediatamente che a farne le spese saranno gli abitanti delle zone limitrofe a via Roma: un labirinto di viuzze, ora invase da cartelli stradali che costringono gli automobilisti a una gimkana surreale. Non basta, l’anidride carbonica emessa dalle auto durante la circolazione è un gas inquinante che adesso tormenta gli abitanti delle stradine parallele sulle quali insistono le deviazioni di percorrenza. Stradine sulle quali si addossano veicoli costretti a muoversi lentamente tra incroci, precedenze, intensità di traffico, causando una concentrazione maggiore di Co2 nell’aria.

Sembra che l’idea originale dell’amministrazione comunale sia stata di spostare l’inquinamento da via Roma in altri punti della città, peggiorando la situazione. Eppure nella delibera leggiamo che una delle motivazioni della decisione è di considerare gli effetti del traffico sulla sicurezza, sulla salute, sull’ordine pubblico. Miglioramenti sulla sicurezza non se ne percepiscono, sulla salute è già evidente un peggioramento, sull’ordine pubblico staremo a vedere.

In alcune strade vittime della decisione “stravagante” alcuni residenti hanno cominciato a stendere lenzuola bianche alle finestre e ai balconi, per protestare ma anche per dimostrare quanto sia salutare quella concentrazione di traffico veicolare e di gas inquinanti nella zona.

Ma c’è un’altra questione sollevata dai Consiglieri di opposizione: la mancata consultazione con le associazioni di categoria e con i cittadini. In sostanza la decisione sarebbe stata assunta tenendo all’oscuro l’intera città. In una lettera in cui chiedono l’immediata revoca della delibera e, quindi, dell’ordinanza, i consiglieri scrivono, tra l’altro: “I pesanti disagi alla cittadinanza derivanti dall’interruzione insensata di un percorso consolidato non verrebbero compensati da benefici in termini di riduzione dell’inquinamento ambientale, che, al contrario, verrebbe peggiorato dall’allungamento dei tempi di percorrenza a causa della deviazione (si è costretti a fermarsi o a rallentare per dare o avere precedenza agli incroci e quindi a emettere C02 in quantità maggiore) con conseguente concentrazione del traffico veicolare nelle strade limitrofe, peraltro, di larghezza inferiore e già prive di adeguati parcheggi, senza trascurare il prevedibile aumento degli incidenti in corrispondenza delle intersezioni”. E aggiungono: Il provvedimento risulta carente di adeguata motivazione, poiché fa generico riferimento a motivi di tutela ambientale non supportati da rilevazioni o riscontri su dati oggettivi”.

Insomma, ci sembra di capire che la faccenda non finirà qui. Intanto, poniamo una domanda al sindaco: ci può spiegare meglio, in parole povere, la logica di quel provvedimento? Grazie. La ospiteremo volentieri su queste pagine.

Le lenzuola appese ai balconi in via Murat

Lavello

Via Roma chiusa al traffico

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