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“Ho fatto tre dosi di vaccino, ma mi è arrivata la multa da 100 euro”

27 aprile 2022 | 16:16
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“Ho fatto tre dosi di vaccino, ma mi è arrivata la multa da 100 euro”

L’assurda vicenda di Donatina, che si è vista recapitare la sanzione una tantum prevista per gli ultracinquantenni che non hanno ottemperato all’obbligo vaccinale

Eugenio Bonanata

“Quando ho letto quella lettera dell’Agenzia delle Entrate mi è venuto un colpo”, fa sapere Donatina, 63 anni, di Ripacandida (Potenza). Venerdì scorso, prima del ponte della Liberazione, si è vista recapitare a casa una raccomandata in cui le veniva intimato di pagare entro 10 giorni la multa di 100 euro per non aver ottemperato all’obbligo vaccinale imposto dalla normativa anticovid agli ultracinquantenni, a partire dal primo febbraio di quest’anno. “Ma io ho fatto 3 vaccini, come richiesto dalla legge italiana”, sbotta la donna. Ma è ciò che è accaduto dopo, a porre lei e noi tutti davanti a quella enorme lumaca italiana chiamata burocrazia. “Sono andata all’hub vaccinale di Venosa – racconta – poi da lì mi hanno mandato alla sede dell’Azienda sanitaria, dove mi hanno apposto un timbro”. Fin qui ha perso solo una mattinata.

Ma le cose non potevano filare così lisce. Sarebbe stato troppo semplice. “Alla sede dell’Asp di Venosa mi hanno detto che per comunicare la mia ottemperanza ai vaccini dovevo collegarmi col sito del Ministero competente”. Per farlo però Donatina ha bisogno dello Spid (sistema pubblico di Identità) che ancora non ha. “E allora sono andata alla posta per chiederne l’attivazione”. Si paga 12 euro e il certificato arriva dopo qualche giorno a domicilio. “Ma è possibile che per un errore dei cervelloni elettronici del Ministero della Salute o dell’Agenzia delle Entrate che sia, una povera cittadina deve pure perdere intere giornate pur avendo ottemperato a tutti i suoi obblighi con vaccini e green pass?”.

A quanto pare, però, Donatina è in buona compagnia. “Quando sono andata all’Azienda Sanitaria per lamentare l’assurdo disservizio mi hanno detto di stare tranquilla perché non sono l’unica e che ci sono già stati altri casi simili nella nostra zona”. Magra consolazione. Che in questo caso però non tranquillizza affatto Donatina, che ha un diavolo per capello. “Non sono pratica di sistemi elettronici, siti e altre diavolerie. Per risolvere questi problemi sto perdendo diversi giorni, inoltre devo ringraziare un’amica che dal mio telefonino, quando mi arriverà questo benedetto Spid, dovrà aiutarmi ad inserire i dati, sperando di non commettere errori, e dopo, chissà, forse mi verrà cancellata la multa, che dovrei pagare ‘entro 10 giorni’. Speriamo di farcela coi giorni”. E prosegue: “La trovo una cosa ingiusta. Perché non semplificare la procedura visto che l’errore non l’ho commesso io, ma chi mi ha inoltrato questa assurda multa?”.

Già, sarebbe come chiedere alla burocrazia italiana di abbandonare il suo passo da lumaca per trasformarsi in una macchina veloce, rapida, e senza intoppi. Sarebbe troppo. Meglio risolvere l’inghippo oggi e sperare che non accada più. “Speriamo”, prova a sdrammatizzare Donatina, vittima di errori ‘burocratici’ per cui nessuno chiederà mai scusa. Per la cronaca, non solo in Basilicata, ma anche in altre regioni italiane, nelle ultime settimane, a quanto si apprende, sono stati segnalati simili ‘malintesi’. E sicuramente anche agli altri malcapitati, oltre che a Donatina, nessuno porgerà le dovute scuse.

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