Ager Venusinus, il Tar Basilicata respinge ricorso presentato da società eoliche

7 aprile 2022 | 17:08
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Ager Venusinus, il Tar Basilicata respinge ricorso presentato da società eoliche
L'ex assessore regionale all'Ambiente, Gianni Rosa

Ex assessore Rosa: Il ricorso è inammissibile per carenza di interesse perché proposto contro “atti privi di attuale attitudine lesiva”

Il Tar Basilicata respinge il primo di una serie di ricorsi presentati dalle società che operano nel campo dell’energia eolica contro la D.G.R. 754/2020, la delibera regionale che delimita l’Ager Venusinus. Il ricorso è inammissibile per carenza di interesse perché proposto contro “atti privi di attuale attitudine lesiva”. A renderlo noto è l’ex assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, che ricorda: “Era l’inizio del 2020 e sono stato bersaglio di una campagna artata e mistificatoria di disinformazione tesa a sminuire il mio operato e la mia persona. Perché? Perché non ho mai fatto mistero dell’importanza della pianificazione territoriale per uno sviluppo sano e sostenibile del nostro territorio. Perché sostenevo quello che poi è stato sancito dal Tribunale amministrativo della Basilicata”.

Per chi non ricorda la vicenda-aggiunge l’ex assessore- basti dire che la delimitazione dell’Ager Venusinus rientra nelle fasi di redazione del Piano Paesaggistico Regionale per il quale mi sono molto speso durate il mio mandato da assessore all’ambiente. Un obbligo di legge per venti anni disatteso e che molti vedono come limitazione ai propri interessi personali e non come strumento di pianificazione e quindi possibilità di sviluppo razionale della Basilicata. Molte società hanno impugnato la delibera che prendeva atto della delimitazione sostenendo che imponesse, già dalla sua adozione, un vincolo alle attività imprenditoriali. Niente di più falso. L’ho scritto e ribadito più volte anche con note indirizzate agli enti interessati ai procedimenti autorizzatori ed a Confindustria.

La campagna mediatica di mistificazione -prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia-non si fermò: arrivarono a darmi del bugiardo. Come se avessi altri interessi da tutelare oltre quelli dei Lucani e del buon andamento del Dipartimento di cui ero assessore. Qualcuno potrebbe dire che le critiche che vengono da parte di chi ha interessi diretti, in questo caso nell’eolico, sono poco credibili; tuttavia, la strumentalizzazione dei mezzi di informazione è sempre un danno alla società tutta.

In questi mesi sono stato un ‘nemico’ e soggetto ad attacchi continui, in primis da parte di personaggi che hanno operato per anni nelle stanze del potere regionale. Ma l’etica che troppo spesso viene sbandierata a vanvera serve solo a coprire interessi di filiera che cozzano con l’interesse pubblico. Io ero e sono sempre dalla stessa parte: impegnato a salvaguardare l’interesse pubblico. Oggi, il Tar sancisce la verità di quell’atto e, soprattutto, le menzogne di un certo mondo. Ci vorrebbero delle scuse. Non a me ma ai cittadini. Per il cattivo servizio reso nel dare notizie.

Dal mio canto, -conclude Rosa-continuerò a ribadire la necessità del Piano Paesaggistico per tutti i Lucani, anche per quelli che fanno impresa. Auspico che il Governo regionale prosegua senza indugio sulla stessa linea da me tracciata e che si arrivi all’adozione del Piano da parte della Giunta entro la fine di giugno così come programmato”.