Stellantis, Cisl: “Incontro con Tavares positivo”

31 marzo 2022 | 13:24
Share0
Stellantis, Cisl: “Incontro con Tavares positivo”
Carlos Tavares ad Stellantis

Benaglia e Uliano: “Ora centrare gli obiettivi”

L’ad di Stellantis ha confermato, in un incontro con le organizzazioni sindacali svoltosi oggi, 31 marzo, al Centro Stile del Gruppo a Torino, gli impegni rispetto al piano strategico del gruppo “Dare Forward 2030” per l’Italia – ribadendo come il piano punti a centrare la neutralità carbonica delle produzioni del Gruppo con un programma che vedrà la riduzione un 50% della riduzione di CO2 entro il 2030, per arrivare al 100% entro il 2038 – con il 100% di vetture carbon free vendute in Europa e 50% nel Nord America.“Per farlo- ha detto Tavares- stiamo lavorando su nuove piattaforme elettriche, batterie e sistemi elettrici per essere competitivi, sottolineando come il Gruppo debba migliorare su: qualità, servizi ed esperienza di mobilità con l’obiettivo di raddoppiare i ricavi da 150 miliardi a 300 miliardi nel 2030.

Oggi una delle sfide, per la nuova mobilità elettrica secondo l’ad è “rendere sostenibile l’acquisto di vetture elettriche, anche da parte delle le classi medie abbattendo il costo delle auto elettriche portandole al livello di quelle con motore endotermico”. Per farlo però, “bisogna lavorare molto per aumentare i margini di redditività. Bisogna portare dentro il perimetro del Gruppo attività che oggi sono esterne, la fusione in questo senso ci ha dato opportunità e sinergie che altri produttori non hanno”.

L’ad ha poi detto che oggi per il settore “la maggior parte dei rischi sono più di natura esterna che interna: pandemia, guerra, carenza di materie prime e semiconduttori sono tutti fattori che dobbiamo affrontare in maniera più agile per essere competitivi”. Per quanto riguarda invece il dettaglio sui siti italiani, nel 2021 il Gruppo ha deciso di investire e trasformare il sito di motori di Termoli in una giga factory di batterie, ricevendo in questo senso anche l’appoggio del governo. Termoli rappresenta un esempio, ha detto, dell’approccio che vogliamo mettere in campo, e cioè non chiudere, ma trasformare e rilanciare i siti produttivi nella giusta direzione. Dobbiamo usare tutte le competenze e la passione che abbiamo per affrontare il cambiamento. Mentre per quanto riguarda Melfi ha detto, che c’è stata la decisione di portare quattro modelli diversi del Gruppo. Ora bisogna lavorare passo passo per ogni sito e trovare la soluzione migliore per affrontare il cambiamento in atto. Non abbiamo ancora tutte le soluzioni, le cercheremo e discuteremo col sindacato come fare meglio. La qualità dei brand italiani -ha inolstre spiegato Tavares-oggi è migliore di quella dei marchi tedeschi, Maserati Grecale e l’Afa Romeo Tonale sono auto altamente concorrenziali sul piano qualitativo è su questa direzione che bisogna muoversi. Oggi Stellantis ha circa 8 milioni di capacità produttiva del Gruppo e ne ha venduti 6 milioni, dimostrando una capacità di resilienza.

Tavares ha poi ribadito, come in questa fase di transizione è necessario che i governi continuino a sostenere il settore attraverso incentivi con continuità e non con stop and go, precisando però che serve maggiore impegno e investimenti sulle infrastrutture per la nuova mobilità elettrica, Italia ed Europa devono accelerale.

Per il Segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia e il Segretario Nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano “l’incontro di oggi ha permesso di comprendere meglio la traduzione del piano “Dare Forward 2030” per l’Italia che caratterizzerà le strategie di sviluppo trasformazione per il prossimo il prossimo decennio. “Siamo soddisfatti del fatto che questo piano permetterà di dare una missione a tutti i siti senza chiusure ma trasformandoli dove necessario con nuove missioni produttive. Per noi questo è un aspetto fondamentale e abbiamo chiesto che il confronto odierno possa tradursi meglio negli impegni sulle missioni di ogni singolo sito del Gruppo in Italia come già è avvenuto per Melfi e Termoli e in parte anche per Mirafiori.

Abbiamo chiesto anche un confronto più dettagliato sul sito di Termoli in Molise alla luce dell’accordo con il Governo soprattutto sull’entità e il valore occupazionale e tutta la trasformazione delle competenze dei lavoratori necessaria. Anche questo per noi rappresenta un importante risultato che deve permettere di qualificare l’occupazione nel Gruppo. L’azienda ci ha detto che lavorerà per internalizzare delle attività produttive, anche su questo abbiamo chiesto di avere un confronto di merito per ogni sito. Abbiamo chiesto e ottenuto che il confronto odierno non sia episodico e che diventi un confronto strategico che nel corso dei prossimi anni, permetta di dare forza alle relazioni sindacali, protagonismo e soprattutto permetta di governare le trasformazioni in un mercato ancora molto incerto.

Abbiamo condiviso con l’ad, anche il fatto che il governo deve assolutamente essere preciso e lungimirante nel mettere in campo politiche, sia di incentivi alla domanda di veicoli elettrici e la loro competitività ma anche, per sostenere la trasformazione industriale con politiche pubbliche molto più robuste.

L’incontro di oggi quindi è stato importante perché ha permesso di concretizzare in un clima positivo le strategie di Stellantis soprattutto rispetto alle soluzioni mese in campo per dare risposte concrete rispetto alla forza occupazionale e per cogliere le migliori opportunità in questa difficile fase di transizione. Ora ci attiveremo per misurare la concretezza e la qualità degli impegni presi che per quanto ci riguarda, dovrà avere al centro l’occupazione e la trasformazione di tutti i siti in Italia.”

“Le dichiarazioni di oggi dell’ad Tavares su Melfi -hanno infine affermato il segretario della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, e il collega della Fim Cisl, Gerardo Evangelista- sono il segnale che c’è la chiara volontà del management Stellantis di investire sul territorio e di collocare lo stabilimento lucano a pieno titolo dentro la strategia di riposizionamento tecnologico del gruppo”. “La transizione verso le motorizzazioni elettriche – precisano i due sindacalisti – oggi deve fare i conti con diversi fattori di incertezza a livello globale. Alla carenza di semiconduttori, che da mesi è il principale fattore di condizionamento anche per lo stabilimento di Melfi, ora bisogna aggiungere le incertezze legate al conflitto bellico in Ucraina e alle sue possibili ricadute sulla crescita. È importante che, pur dentro questo quadro di incertezza, siano confermati gli obiettivi industriali del gruppo, ma tali obiettivi devono essere rapidamente tradotti in nuove mission produttive per i vari stabilimenti e il relativo indotto e nuovi modelli per evitare che la crisi impatti sui livelli occupazionali”.

Per Cavallo ed Evangelista “il contratto di solidarietà è una risposta transitoria per affrontare questa fase ed è chiaro che dal prossimo mese di agosto, quando si esaurirà, saranno necessari ammortizzatori sociali straordinari per accompagnare la transizione dello stabilimento di Melfi verso la produzione dei quattro nuovi modelli completamente elettrici, confermati a partire dal 2024. Per far questo è necessario, da un lato, un confronto costante con Stellantis per affrontare le problematiche odierne e per governare in modo socialmente sostenibile la transizione elettrica, dall’altro, che anche la Regione Basilicata svolga un ruolo attivo in questo processo mettendo in campo misure di sostegno e di garanzia per il mantenimento dei posti di lavoro nel sito industriale di Melfi e per sviluppare quelle condizioni di contesto che sono essenziali per sostenere questo nuovo ciclo di investimenti”.