Sanità, i sindaci della provincia di Matera: “urge un rafforzamento”

11 marzo 2022 | 17:12
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Sanità, i sindaci della provincia di Matera: “urge un rafforzamento”
Alcuni momenti dell'iniziativa per la firma del patto sulla sanità
Sanità, i sindaci della provincia di Matera: “urge un rafforzamento”
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Sanità, i sindaci della provincia di Matera: “urge un rafforzamento”
Sanità, i sindaci della provincia di Matera: “urge un rafforzamento”

In mattinata firmato il “Patto per la sanità”

I sindaci della provincia di Matera, questa mattina nella città dei Sassi, hanno firmato il Patto sulla sanità. “Il Patto firmato intende essere un documento politico, propositivo, – spiega il primo cittadino di Matera, Domenico Bennardi – a seguito della presentazione del report realizzato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e finalizzato a offrire un documento alla Regione Basilicata per fornire indicazioni, suggerimenti, criticità che derivano dai territori, per l’attesa Riforma sanitaria regionale di cui si parla da tempo.

I sindaci del distretto di Matera, Bradano-Medio Basento e della Collina Materana-Metapontino, sostengono in modo compatto “l’urgenza di un convinto rafforzamento della sanità lucana tutta, insistendo su assistenza sanitaria territoriale di qualità e per garantire copertura sanitaria in tutte le aree della Regione, anche quelle all’interno, rendendo più efficienti i presidi ospedalieri già esistenti. Spero-ha aggiunto Bennardi- che venga subito ripristinata un’interlocuzione politica con i settori strategici della Regione come infrastrutture, ambiente e naturalmente sanità.”

Il sindaco di Matera ha parlato anche del “primo avamposto sanitario” ovvero il Pronto Soccorso dell’ospedale di Matera Madonna delle Grazie, costantemente sottoposto ad una elevata pressione, che si aggrava nei periodi di alta affluenza turistica (da aprile ad ottobre). Nel corso del 2019, la media degli accessi al Pronto Soccorso di Matera è stata di circa 90 accessi al giorno, toccando punte di 110 accessi al giorno medi nei periodi estivi. A tali numeri così elevati (e con un trend in crescita) corrispondono un numero di ospedalizzazioni/ricoveri più alto che è assolutamente inconciliabile con la riduzione dei posti letto e con la chiusura di interi reparti”.