Stellantis di Melfi, parte la raccolta fondi per Rossella
Davanti ai cancelli dello stabilimento un gruppo di lavoratori ha distribuito volantini con cui si spiega il gesto di “solidarietà” a favore della famiglia dell’operaia morta dopo essere stata investita da un autobus all’uscita della fabbrica
Questa mattina davanti ai cancelli dello stabilimento un gruppo di lavoratori ha distribuito volantini con cui si spiega il gesto di “solidarietà” a favore dei figli e della famiglia dell’operaia investita da un pullman , lo scorso dicembre, mentre smontava al turno di notte in un’area buia della zona industriale, e poi morta all’ospedale San Carlo di Potenza.
“Niente e nessuno potrà restituire il sorriso di Rossella ai propri figli e alla sua famiglia. Quello che possiamo fare noi è non restare indifferenti. Abbiamo pensato ad una raccolta fondi in loro favore, augurandoci che saremo in tantissimi a non far mancare il nostro apporto di solidarietà”. Sono questi i passaggi più forti, contenuti nel volantino distribuito oggi da alcuni lavoratori Stellantis, al cambio turno delle 13, ai cancelli dello stabilimento di S. Nicola di Melfi.
Il pensiero va all’assurda morte di Rossella Mastromartino, deceduta lo scorso 18 dicembre, all’uscita del turno di notte, investita da un pullman in un’area desolatamente buia della zona industriale. Una assurda tragedia a cui seguì il solito rimpallo di responsabilità tra gli Enti deputati all’illuminazione di quel tatto di strada.
Operai senza sindacati. “All’inizio abbiamo provato a coinvolgere i sindacati – spiegano una decina di operai, promotori dell’iniziativa – ma davanti alla loro sordità, e a distanza di 50 giorni abbiamo deciso partire autonomamente con la raccolta”. Davanti quindi all’inerzia sindacale ci hanno pensato direttamente loro. “Per noi cosa sarà, il costo di una pizza – raccontano con emozione – ma per la famiglia e per quei bambini a cui è stata per sempre strappata una madre speriamo questa piccola goccia nell’oceano possa significare qualcosa, possa rappresentare un segnale, seppur minimo, di sostegno”. Già, un segnale che parte proprio da operai Stellantis che si sono “immedesimati” in quella lavoratrice che purtroppo è uscita di casa “per guadagnarsi il pane” e non vi ha fatto più ritorno.
Un gesto di solidarietà sociale. Senza bandierine e senza nessun intento che vada oltre “il nostro apporto di solidarietà”, i promotori si augurano che “saremo in tantissimi. Chiunque voglia contribuire lo può fare donando quello che ha”. L’invito è rivolto in primis agli operai Stellantis, che sin dalla morte di Rossella avevano mostrato con messaggi sulla rete questa volontà. Ma la raccolta è allo stesso tempo rivolta “alla società civile, a chiunque provi sensibilità verso questa enorme tragedia che ha toccato una lavoratrice e i suoi affetti”. Nel volantino diramato c’è anche un codice Iban a sostegno del quale si può corrispondere un’offerta libera. Con dedica “a Rossella, ai figli, alla famiglia”.