Sindacati: rimuovere il direttore generale dell’Arpab
Quanto accaduto non trova alcuna giustificazione e va perciò sanzionato con la massima celerità e severità poiché ne va della credibilità e della reputazione di un ente che tra i suoi compiti istituzionali ha proprio la tutela della salute dei cittadini
Quanto accaduto non trova alcuna giustificazione e va perciò sanzionato con la massima celerità e severità poiché ne va della credibilità e della reputazione di un ente che tra i suoi compiti istituzionali ha proprio la tutela della salute dei cittadini
I segretari generali della Cisl e della Cisl Fp della Basilicata, Vincenzo Cavallo e Giuseppe Bollettino sollecitano il presidente della Giunta regionale Bardi a rimuovere con effetto immediato l’attuale direttore generale dell’Arpab Antonio Tisci. “Quanto accaduto non trova alcuna giustificazione e va perciò sanzionato con la massima celerità e severità poiché ne va della credibilità e della reputazione di un ente che tra i suoi compiti istituzionali ha proprio la tutela della salute dei cittadini. È inammissibile sul piano giudico e deprecabile sul piano morale mettere a repentaglio la salute dei dipendenti con comportamenti che evidenziano una concezione del potere incompatibile con uno stato di diritto.
Summa, Cgil: “chi riveste un incarico istituzionale in un ente deputato alla tutela della salute pubblica si sarebbe macchiato di un reato contro lo stesso bene pubblico che è chiamato a salvaguardare.
Non è ammissibile che un incarico di tale rilievo sia ricoperto da chi pone in essere simili comportamenti, che rivelerebbero una profonda irresponsabilità in spregio di tutte le norme. Di fronte a migliaia di cittadini lucani che, oltre ad essersi vaccinati e ad aver vaccinato i propri figli, si attengono scrupolosamente alle regole dettate a garanzia di se stessi e della collettività, non è accettabile tanta superficialità e insolente sfrontatezza.
Chiediamo, dunque, al Presidente Bardi di fare chiarezza sulla vicenda perché è diritto dei cittadini e dei lavoratori venire a conoscenza di tali fatti che, se appurati, sarebbero di una gravità inaudita, ma soprattutto di porre fine a questa pagina, la più buia che ha tratteggiato la gestione dell’Arpab sino ad oggi.
Uil. La Uil non può tollerare il comportamento del direttore generale dell’Arpab Tisci sanzionato oggi dai Carabinieri dei Nas. Il suo comportamento – da accertare in tutti suoi aspetti e ad ogni livello – è particolarmente grave perché compiuto da responsabile dell’Azienda che ha come scopo principale la tutela dell’ambiente e della salute delle persone e quindi anche della salute dei dipendenti. Un comportamento che tra l’altro fa un torto a quanti sono impegnati in prima linea sul fronte della lotta alla pandemia ed in primo luogo a medici, infermieri, sindacati, tecnici ed operatori sanitari che si sacrificano ogni giorno per curare i nostri concittadini. Chiediamo che il Presidente Bardi questa volta, a differenza della precedente che ha coinvolto lo stesso Tisci, assuma un’iniziativa decisa. E’ un’azione dovuta ai lavoratori e per affermare il pieno rispetto delle normative e dei protocolli anti Covid.