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Sicurezza urbana, il Prefetto incontra i sindaci dell’Alto Bradano

16 febbraio 2022 | 18:14
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Sicurezza urbana, il Prefetto incontra i sindaci dell’Alto Bradano
La riunione del Prefetto con i sindaci dell'Alto Bradano

L’andamento della criminalità a livello provinciale fa registrare una flessione che, a fine 2021, si attesta al -10,26% rispetto allo stesso periodo del 2019

Il sistema della sicurezza integrata e gli strumenti di tutela della sicurezza urbana all’esame del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunito in mattinata nella Sala Gesualdo del Castello Pirro del Balzo di Venosa. Su questi temi, il Prefetto di Potenza Michele Campanaro, affiancato dai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, ha incontrato i Sindaci dei 10 Comuni della zona dell’Alto Bradano (Banzi, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Lavello, Maschito, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Ripacandida e Venosa), oltre al Vice Sindaco del capoluogo.
In apertura di riunione, sono stati illustrati i dati statistici sull’andamento della criminalità nel triennio 2019/2021, analizzando in particolare il trend relativo ai delitti predatori, sull’intero territorio potentino e sull’area dell’Alto Bradano. Nel complesso, l’andamento della criminalità a livello provinciale fa registrare una flessione che, a fine 2021, si attesta al -10,26% rispetto allo stesso periodo del 2019, anno prepandemia; nel medesimo periodo, anche le voci relative ai reati predatori registrano tutte un segno negativo (in particolare, i furti -27,73% e le rapine -6,45%). Nei comuni dell’Alto Bradano, è di -14,91% la flessione del totale complessivo dei delitti a fine 2021, rispetto al 2019, con una punta del -33,22% per la voce dei furti; in controdendenza è, invece, l’andamento delle rapine, con un incremento a fine 2021 del +64,28 (da 14 a 23 gli episodi registrati) rispetto allo stesso periodo del 2019, a causa di un sensibile aumento delle cc.dd. rapine improprie, consumate in abitazioni spesso isolate, in danno di anziani oggetto di minacce o violenza.

Presentando i dati, il Prefetto Campanaro ha sottolineato che “la prevenzione ed il contrasto della criminalità diffusa restano obiettivo prioritario che deve essere perseguito con gli interventi di sicurezza urbana, partendo come stiamo facendo oggi da un’accurata attività di analisi, preordinata ad individuare aree e realtà provinciali maggiormente esposte alle tipologie di reati più ricorrenti, con dimensione capillare e, per questo, di più difficile repressione. In questo contesto – ha proseguito il rappresentante del Governo – sono fondamentali le sinergie interistituzionali, nella consapevolezza che le criticità rinvenibili nel tessuto dei centri urbani, anche di medio piccola dimensione come quelli dell’Alto Bradano, sono il frutto di una serie di concause e che la risposta ai fenomeni che incidono negativamente sulla sicurezza urbana non può essere affidata agli interventi di un singolo interlocutore, ma richiede stabili forme di collaborazione”.

In tale prospettiva, un ruolo di sempre maggior rilievo è oggi riconosciuto ai Sindaci sui temi della sicurezza urbana, potenziando gli strumenti a disposizione della Polizia Locale anche in relazione all’ampliamento dei contesti nei quali questa è chiamata ad intervenire. L’attuale quadro normativo definisce, infatti, in termini sempre più cooperativi, il sistema di rapporti tra l’Amministrazione statale e le Amministrazioni locali e tra le Forze di Polizia e la Polizia locale, anche e soprattutto attraverso il rafforzamento dello scambio informativo e della collaborazione operativa.
Nel corso dell’incontro, sono state condivise riflessioni sui profili di qualificazione del concetto di sicurezza: dallo strumento del c.d Daspo urbano, all’ampliamento del potere di ordinanza del Sindaco, per esigenze di tutela della tranquillità nelle aree interessate da fenomeni di aggregazione notturna, all’implementazione del sistema di videosorveglianza.
In chiusura dei lavori, il Prefetto Campanaro ha disposto la costituzione di un Tavolo prefettizio di lavoro per la stesura di “Patti di Sicurezza d’Area”, uno per ciascuno dei 7 ambiti territoriali individuati in provincia (capofila i Comuni di Acerenza, Lagonegro, Melfi, Potenza, Senise, Venosa e Viggiano), vocati a sede dei Comitati itineranti.