Pesca illegale nel Metapontino, interviene la Guardia costiera di Taranto

16 febbraio 2022 | 11:27
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Pesca illegale nel Metapontino, interviene la Guardia costiera di Taranto
Pesca illegale nel Metapontino, interviene la Guardia costiera di Taranto
Pesca illegale nel Metapontino, interviene la Guardia costiera di Taranto
Pesca illegale nel Metapontino, interviene la Guardia costiera di Taranto

Sanzionati i responsabili e sequestrato il pescato

Negli ultimi giorni i militari della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Taranto sono stati impegnati in un’incisiva attività di controllo sul territorio che ha portato ad accertare e reprimere diversi illeciti, anche di natura penale, perpetrati a danno dell’ecosistema marino.

Le unità navali della Capitaneria di porto jonica, in una delle diverse operazioni di vigilanza condotte in porto e a mare, hanno intercettato, nella notte dello scorso 9 febbraio, un peschereccio intento a esercitare la pesca a strascico in zona vietata, in acque lucane (a meno di un miglio nautico dalla costa). Al comandante del motopesca in questione è stata inflitta una sanzione pecuniaria amministrativa e l’attrezzo è stato posto sotto sequestro.

Nello stesso tratto di mare, durante il primo pomeriggio del 13 febbraio, i militari della Guardia costiera hanno individuato e fermato un natante i cui occupanti erano intenti alla pesca abusiva di novellame di sarda. Anche tale attività illecita è stata sanzionata e circa 5 kg di prodotto sono stati sequestrati e successivamente distrutti.

Il giorno 14, durante analoga attività di pattugliamento lungo il litorale salentino, è stata intercettata una piccola unità da diporto i cui occupanti erano impegnati a catturare oloturie: organismi marini che, sebbene protetti, sono purtroppo spesso oggetto di pesca illegale, soprattutto in virtù degli ingenti profitti che assicurano a pescatori di frodo e distributori senza scrupoli, alimentando un vivace mercato nero, specie all’estero.

Gli uomini della Guardia costiera di Taranto, pertanto, hanno deferito alla competente Autorità giudiziaria i soggetti in questione e hanno proceduto al sequestro del rastrello utilizzato (trattatasi di attrezzo da pesca vietato), nonché del pescato, ammontante a circa 30 kg di prodotto.