Chi sarà il direttore generale del Consorzio di Bonifica della Basilicata?
All’opera i veggenti lucani. C’è un avviso pubblico di selezione, ma la faccenda sarebbe, come al solito, tutta politica. E se la previsione fosse vera sarebbe l’ennesima burla nei confronti di quei giovani che Bardi invita a partecipare ai concorsi della Regione
L’amministratore unico del Consorzio di Bonifica della Basilicata, pare abbia trovato il modo per restare in sella qualche altro anno. Alla politica non importa la storia manageriale dei grandi condottieri degli enti pubblici e para-pubblici, interessa che le convenienze reciproche convergano in una soluzione che accontenti tutti. In questo caso pare che si sia raggiunto finalmente un accordo per la nomina del direttore generale, posto vacante, al Consorzio guidato da Giuseppe Musacchio già uomo nelle grazie di noti esponenti di sinistra e oggi uomo fedele e rispettoso delle esigenze della destra. L’accordo, ci fanno sapere fonti accreditate, sarebbe stato concluso con la Lega del senatore Pasquale Pepe. E chi sarebbe il fortunato vincitore dell’Avviso Pubblico di selezione per l’assunzione a tempo pieno e determinato della figura del Direttore Generale?
I veggenti lucani non hanno dubbi: Antonio Altomonte, commercialista, già commissario Eipli per poco più di un anno, nominato dall’allora ministro leghista dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, e caldeggiato dal senatore Pasquale Pepe di cui Altomonte sarebbe amico, padrino di cresima e testimone di nozze. Antonio Altomonte è una figura politica e tecnica di secondo piano, ma ha sempre avuto un ruolo di tutto rispetto in alcuni ambienti imprenditoriali legati all’eolico e al fotovoltaico.
Altomonte, alla data del 15 ottobre 2018, deteneva quote e azioni societarie in A&C Esco Srl, Aurora Srls, Goo2web Srl. È stato sindaco della Proger SpA, revisore unico di Bioagritest Srl, amministratore unico di Energy Italia 3 Srl, Energy Italia 4 Srl, Sistema Lucano 4 Srl, Ambrosol2 Srl, Ambrosol3 Srl, A&C Esco Srl, Msm Solar Srl, Solon servizi energetici Srl, Turi solare Srl, Chiarano green power Srl. È stato amministratore delegato della Venum 3.0 Srl, di Sistema Solare Srl, presidente del Cda di Atlantis Investimenti Srl. È stato liquidatore, tra le altre, di Sipro Solare Srl, Estelux Srl. Ha lavorato per la società veicolo Energy Italia 01 Srl, è stato amministratore di Zephiro Spa, Energia e Impresa Srl, Purenergyland Srl, T&T Finanziaria Spa, amministratore unico della Faber Srl con partecipazione nella Proger spa. Alla data del 10 ottobre 2018 era amministratore delegato di Alisei Wind Srl.
E’ stato (lo è ancora?) azionista della Heracles Investiment Fund Sicav P.L.C. registrata a Malta il 16 febbraio 2016. Sembrerebbe trattarsi di una società di investimento a capitale variabile. È stato anche azionista, insieme ad altri imprenditori lucani, della Cuprum Twenty Nine LTD registrata a Malta il 20 marzo 2014. Tutte e due le società sono su Offshore leaks database dell’International Consortium of Investigative Journalists, il famoso Paradise Papers.
Ma perché qualcuno è certo della nomina di Altomonte a direttore del Consorzio di Bonifica?
Andiamo a spulciare quella che sembra una bozza dell’avviso pubblico, allegato di cui oggi non c’è traccia sul sito istituzionale del Consorzio, e diamo un’occhiata ai requisiti speciali. Oltre la laurea magistrale o specialistica (una qualunque) è necessaria una comprovata qualificazione professionale. Sarebbe a dire? “Aver svolto attività con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali, oppure aver svolto per almeno un anno funzioni confacenti e corrispondenti all’incarico da direttore generale o amministratore di aziende, enti o società, pubbliche o private, operanti nella gestione dei sistemi idrici e/o impianti irrigui collettivi e/o di gestione di impianti e/o infrastrutture di bonifica idraulica.” Insomma, tutto sembra condurre ad Altomonte.
Ma chi dovrà esaminare le domande, i requisiti di ammissione e, soprattutto, valutare i curricula? “Una Commissione che sarà composta da tre componenti di cui due nominati dall’amministratore unico del Consorzio (Musacchio) e il terzo designato dal presidente della Giunta Regionale”
Chi ipotizza il nome del vincitore della selezione lo fa anche rinvenendo una convenienza dell’amministratore unico del Consorzio di Bonifica. Il ragionamento in parole povere sarebbe il seguente: “Tu, politica, mi tieni su quella poltrona il più a lungo possibile e io nomino il direttore generale che desideri”. Sembra che questa deduzione sia supportata da un passaggio scritto nella delibera n.4 dell’11 gennaio 2022 che avvia il procedimento di avviso. Che cosa c’è scritto? Andiamo a leggere: “…si rende necessario contrattualizzare una figura dirigenziale a tempo pieno e determinato per il periodo corrispondente alla durata dell’organo amministrativo (Amministratore Unico) e, pertanto, fino alla data del 31 luglio 2023, salvo cessazione anticipata dell’Amministratore Unico per qualsiasi causa ed in tal caso il termine deve intendersi corrispondentemente ridotto, ovvero, viceversa, salvo proroga, e, comunque, fino alla ulteriore permanenza in carica dell’attuale organo amministrativo”.
Insomma, il dubbio che il nuovo direttore generale sia da inquadrare in un do ut des tra le parti, non sembra completamente campato in aria. Tuttavia ci auguriamo che chiunque vinca la selezione “faccia cose buone”. Se la previsione fosse vera sarebbe l’ennesima burla nei confronti di quei giovani che Bardi invita a partecipare ai concorsi della Regione.