Basilicata, in Consiglio regionale si balla la quadriglia

9 febbraio 2022 | 12:13
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Basilicata, in Consiglio regionale si balla la quadriglia

In 24 mesi 6 esponenti politici hanno cambiato casacca: “changè la dame!”

Un ballo molto popolare, un tempo, era la quadriglia. Ad un certo punto della danza il capo ballo urlava, “changè la dame!” È la metafora che spiega quanto accaduto nel Consiglio regionale della Basilicata negli ultimi due anni.

La quadriglia comincia con i consiglieri Braia e Polese. Changè la dame! È il 3 gennaio 2020, a pochi mesi dalle elezioni del marzo 2019, che Luca Braia annuncia la nascita in Consiglio regionale del gruppo di Italia Viva che egli stesso guiderà e di cui fa parte anche il consigliere Mario Polese. Tutti e due ex Pd partito con cui sono stati eletti.

È il 6 febbraio 2021, altri due consiglieri, Vincenzo Baldassarre e Piergiorgio Quarto, eletti il primo nella lista Idea e il secondo nella lista Basilicata positiva- Bardi presidente, passano al gruppo di Fratelli d’Italia.

Pochi giorni dopo, il consigliere Tommaso Coviello, eletto nella lista della Lega, passa anche lui a Fratelli d’Italia. Ma viene rimpiazzato. È di ieri, 8 febbraio, l’annuncio del passaggio alla Lega del consigliere Giovanni Vizziello eletto nella primavera del 2019 con Fratelli d’Italia.

Insomma, nella sala del consiglio regionale lucano non si è mai vista tanta passione per la quadriglia: 6 esponenti politici hanno raccolto voti in una lista e come se niente fosse sono passati a rappresentarne un’altra. Per carità, tutti più o meno nel quadro delle rispettive coalizioni.

Tuttavia è difficile immaginare che questi cambi di casacca siano legati a motivazioni ideali e a sincere convinzioni politiche. È più facile credere che ci siano ragioni più private. Convenienze personali, posizionamenti futuri, conservazione del potere acquisito, freddi calcoli elettorali.

Con il loro comportamento, questi “statisti” buoni per tutte le salse, non fanno altro che alimentare l’astensionismo, l’antipolitica, il qualunquismo. Forse è quello che vogliono.