Basilicata, Bardi lumaca imbarazzante
La lentezza con cui si muove la Giunta Regionale è davvero sgradevole
La nave del cambiamento promesso dalla coalizione di centro destra nelle elezioni del marzo 2019 è stata varata, probabilmente, con molti difetti di fabbricazione. Appena in mare ha cominciato a navigare a motori spenti. Si pensi al famoso Piano strategico regionale, sottoposto al Consiglio con un ritardo di quasi 30 mesi. Prima ancora la relazione programmatica- si fa per dire – del presidente è stata illustrata e discussa in assemblea con tempi molto comodi. Possiamo dire, oggi, che in quanto a puntualità politica il presidente si è dimostrato ritardatario cronico.
Promette la nuova giunta (un rimpasto, dicono) subito dopo le ultime elezioni amministrative comunali dell’ottobre 2021. Niente da fare. Giunti a dicembre, rilancia la promessa: a breve il rimpasto. Niente da fare. Arriviamo all’8 febbraio 2022: “entro dieci giorni la nuova Giunta”. Macché. Ieri dichiara: “la prossima settimana la nuova Giunta”. Il generale deve essere davvero un tipo risoluto.
E veniamo alla vicenda del direttore generale dell’Arpab. Sospeso il 5 febbraio, entro 15 giorni Antonio Tisci avrebbe dovuto produrre controdeduzioni alle accuse rivoltegli dai Nas circa la violazione delle normative anticovid: “positivo al virus si recava tranquillamente in ufficio”. Siamo a 20 giorni dalla sospensione e della faccenda non si sa nulla. Sicuramente non tutto dipende dal presidente, tuttavia il presidente è lui.
Senza contare tutte le misure urgenti sulle quali ancora stiamo aspettando di capire perché mai, ancora irrisolte, “erano” urgenti: Apibas, rifiuti e concorsi, tanto per citarne alcune.