Basilicata. Il caso di Pomarico, il paese che fa acqua da tutte le parti: ” si aspetta il morto?”
Decine di cittadini e le loro abitazioni in condizioni da terzo mondo, la rete idrica mette in pericolo edifici e persone: “Acquedotto Lucano si assuma le proprie responsabilità”
Pomarico, provincia di Matera, il paese delle frane. Nel gennaio 2019 una frana devasta il centro storico, 56 persone sono obbligate ad abbandonare la propria casa, la propria quotidianità. Nel novembre 2021 un altro evento franoso, con fronte di circa sessanta metri, interessa la Sp 211 che collega il centro abitato al cimitero, in corrispondenza di viale Kennedy all’altezza di Colle di Sisto. Non sono mancati nel tempo episodi minori, con sgomberi forzati in altre zone del paese.
Nel frattempo, ossia da una decina di anni, alcuni cittadini che abitano nel centro storico o nelle prossimità, denunciano gravi carenze nella rete idrica di Acquedotto lucano. Negli ultimi mesi è nato un comitato spontaneo che, tra l’altro, ha raccolto documentazione fotografica e video a corredo delle continue richieste di intervento ai vertici di Aql e delle istituzioni. Continue denunce e richieste di interventi risolutivi che al momento ancora non hanno avuto il riscontro sperato.
Grazie al video il lettore potrà farsi un’idea della situazione in cui versano alcune abitazioni: perdite d’acqua, condutture fatiscenti che attraversano il terreno sottostante, con gravi danneggiamenti alle strutture degli edifici con il rischio evidente di ulteriori crolli “Si aspetta il morto”? Ci dice con rabbia uno dei cittadini del Comitato. “Acquedotto Lucano non solo ha il dovere di rispondere, ma ha l’obbligo di intervenire, siamo in presenza di una specie di omissione colpevole”, aggiunge una cittadina.
Sarebbe interessante capire se e quanto abbia potuto incidere sulle frane degli ultimi due anni, l’obsolescenza della rete di distribuzione idrica, delle tubature con conseguente perdita di acqua nel terreno. E sarebbe anche interessante sapere se qualcuno stia verificando eventuali responsabilità in capo a chi avrebbe eseguito i lavori sulla rete idrica o avrebbe dovuto monitorare e manutenere gli impianti sotterranei.
Le immagini sono state girate dai cittadini del Comitato spontaneo, il montaggio è a cura della Redazione di Basilicata24