All’ospedale di Melfi il primo impianto in Italia “Cochlear Osia”

7 dicembre 2021 | 13:56
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All’ospedale di Melfi il primo impianto in Italia “Cochlear Osia”

L’intervento sarà effettuato su paziente adulto con sordità completa monolaterale

Nelle sale operatorie del presidio di Melfi dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo è in programma un trattamento chirurgico della sordità con tecnologia di ultimissima generazione “Cochlear Osia”, il primo in Italia su paziente adulto con perdita completa dell’udito da un lato. Si tratta -fa sapere l’Azienda ospedaliera San Carlo-di un dispositivo dotato di una parte interna che viene impiantata chirurgicamente composta da un sistema di ancoraggio in titanio, un magnete, dei circuiti ed un sistema di trasduzione piezoelettrico, che si associa ad una componente magnetica esterna, a forma di bottone sottile, che contiene microfoni e batteria ricaricabile, che si posiziona al di sotto dei capelli, interfacciabile con gli smartphone.

Il dispositivo è destinato prevalentemente ai pazienti affetti da sordità complete monolaterali e consente di riprendere a sentire i suoni e le parole provenienti dal lato leso, oltre che a riuscire a localizzare nuovamente la posizione della fonte sonora ambientale, ovvero le due principali difficoltà del paziente affetto da questo tipo di sordità. L’intervento sarà eseguito dal dottor Italo Cantore, dal dottor Giuseppe De Cunto e dagli specialisti otorino dell’Azienda, in equipe con l’anestesista dottor Felice Severino.

“L’intervento è il primo di un ambizioso progetto sulla chirurgia della sordità che intende coinvolgere il presidio ospedaliero di Melfi nell’ambito più generale dell’implantologia”. E’ il commento del direttore generale dell’Aor San Carlo Giuseppe Spera. “L’importante traguardo – ha aggiunto Spera – si inserisce nell’ambito dei distinti percorsi di specializzazione intrapresi dai presidi ospedalieri afferenti all’azienda ospedaliera regionale sotto l’impulso della direzione strategica, con la possibilità assicurata ai pazienti lucani e delle regioni limitrofe di eseguire, presso il presidio ospedaliero di Melfi, delicati ed importanti interventi di microchirurgia dell’orecchio medio con le più recenti metodiche di trattamento”.