Il M5S fa le chiacchiere e la Lega incassa i risultati

L’infermiere di Comunità, con tutti gli annessi e connessi, all’interno di una riforma complessiva del sistema sanitario regionale, era nel programma elettorale del M5S. Anzi, veniva prevista anche la figura del Tutor socio-sanitario, una vera rivoluzione nella sanità territoriale al servizio dei cittadini più fragili. Evidentemente i consiglieri Grillini non hanno nemmeno letto quello che hanno scritto e proposto agli elettori per chiedere il voto.

È paradossale che la proposta di legge sull’istituzione dell’infermiere di famiglia e di comunità, sia stata promossa, sostenuta e voluta dalla prima firmataria, la consigliera regionale Dina Sileo (Lega).  Approvata all’unanimità nella seduta del consiglio regionale di ieri 9 novembre. Votata dunque anche dai Consiglieri 5S i quali, se fossero stati svegli e interessati a un tema così importante e delicato, avrebbero dovuto loro proporla e articolarla così come elaborata nel loro programma elettorale del 2019. Ma tant’è. Il Piano per la Basilicata contenuto in quel programma doveva essere la bussola per orientare la politica di opposizione dei Grillini alla maggioranza che sostiene la Giunta Bardi. Tuttavia siamo a metà del mandato consigliare e si è visto poco o nulla nelle azioni del Gruppo Cinque Stelle che avesse come riferimento quel programma: il loro programma. Sviluppo, welfare, lavoro, infrastrutture: niente di niente.

La proposta di Dina Sileo riprende, intelligentemente e senza volerlo, quei contenuti e li trasforma in un successo politico. Bene ha fatto. La legge è condivisibile, tuttavia bisognerà innescarla in una riforma più ampia del sistema sanitario regionale, in caso contrario non funzionerà.