Lavoro e green pass: Il messaggio ambiguo dello Stato alla manifestazione di Trieste
Sgomberato il porto con la violenza contro i manifestanti non violenti. “Meglio protestare fianco a fianco con i gruppi aggressivi neo fascisti”
Si può essere o non essere d’accordo con i portuali di Trieste e con le altre persone che hanno manifestato pacificamente contro l’obbligo del green pass. Tuttavia su un fatto dovremmo essere tutti concordi: il diritto di manifestare è sacrosanto quando non lo si esercita con la violenza. E la manifestazione di oggi era pacifica. E quando una manifestazione è pacifica, quando la protesta è agita con metodi di resistenza passiva e non violenta, nessuno Stato civile e democratico può disperdere i manifestanti usando idranti, lacrimogeni e manganelli.
Quelli bisognava usarli in tempo contro i violenti di Forza Nuova a Roma. Non sappiamo se chi gestiva l’azione di sgombero del Varco 4 del porto, abbia provato a trattare con gli operai. Magari c’era un modo per liberare quel varco senza ricorrere alla violenza. “I poliziotti sono scesi dai mezzi in tenuta antisommossa – scrive l’Ansa – un funzionario li ha più volte invitati a disperdersi “in nome della legge”, poi sono stati azionati gli idranti. Che cosa significa in nome della legge? La legge questa mattina non ha garantito diritti e giustizia. È un diritto manifestare pacificamente, è giusto farlo senza danneggiare nessuno. È vero, i manifestanti avrebbero dovuto liberare il Varco per consentire l’attività portuale, e magari lo avrebbero fatto comunque, senza che la polizia intervenisse con violenza. Questo non lo sapremo mai.
Sappiamo però che per evitare manganellate e lacrimogeni è sufficiente invitare alla manifestazione il capo violento di un gruppo neo fascista. In quel caso varrebbe quanto dichiarato dalla ministra dell’Interno, Lamorgese: “La scelta di procedere coattivamente intervenendo su Giuliano Castellino (Forza Nuova) a Piazza del Popolo è stata ritenuta non percorribile dai responsabili dell’ordine pubblico nella considerazione che il ricorso alla coercizione potesse provocare una reazione violenta della piazza con il rischio di degenerazione”. Ecco il messaggio ambiguo dello Stato: se sei pacifico le prendi di santa ragione, se sei violento nessuno ti tocca perché c’è il rischio di degenerazione. Applausi.