Bardi, ormai a metà mandato, continua ad usare il gerundio: “stiamo facendo, stiamo mettendo in campo…”

“Dobbiamo lavorare per creare sempre più opportunità per i giovani, sostenendo il sistema produttivo privato. Altrimenti, il rischio è quello di assistere impotenti allo spopolamento della Basilicata, con tanti giovani in età feconda che emigrano, e all’aumento del divario tra le regioni del Mezzogiorno e quelle del Nord Italia. La pandemia ha accelerato questo percorso e come Regione stiamo mettendo in campo una serie di iniziative per affrontarlo”.”.

È quanto ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, durante il collegamento al convegno ‘Sud e Nord insieme verso l’Europa’ organizzato da Confindustria.

In pratica il presidente della Regione si affida alle solite banalità, in sintesi ci fa sapere che “senza sviluppo la Basilicata è a rischio spopolamento”. È geniale questa analisi. Nessuno, neanche a Confindustria, si è accorto che senza sviluppo la Basilicata rischia lo spopolamento?  Grazie a Bardi ora lo sappiamo. Il presidente non sa, però, che la regione è già colpita da un fenomeno costante di spopolamento con un’accelerata negli ultimi anni, fenomeno che riguarda soprattutto i giovani. Se le azioni che “stiamo mettendo in campo” sono le stesse fino ad ora sbandierate dall’assessore alle Attività produttive, c’è poco da stare tranquilli.

Gli unici ad accumulare ricchezza a discapito dello sviluppo erano  questa mattina in Confindustria in collegamento con Bardi.  Molti di loro, incassano incentivi, contributi, finanziamenti e tuttavia nulla si muove sul fronte degli indicatori socio-economici. Si muove, invece, la ragnatela degli intrecci politici e imprenditoriali intorno ai piatti succulenti degli affari: acqua, petrolio, energia, in testa. Quella ragnatela si consolida mentre i giovani devono assistere ogni giorno alle sceneggiate della trasparenza e della meritocrazia. E noi siamo ancora costretti a sentire Bardi con le sue dichiarazioni piene di inconsistenza.