Afghanistan: torna l’incubo delle persecuzioni contro gli hazari
Circa 900 famiglie sfrattate dalle loro case a Daikundi
Quella del popolo Hazara, prevalentemente sciita, originario della regione montuosa di Hazarajat, nell’Afghanistan centrale è una storia di persecuzioni e discriminazioni che oggi, con l’avvento dei Talebani, si ripresenta in tutta la sua drammaticità.
Circa due settimane fa, un consistente numero di famiglie della comunità Hazara, nella provincia di Daikundi, ha affermato che gli affiliati dei talebani stavano cercando di impadronirsi delle loro terre e beni personali. In un video pubblicato in quella circostanza, la gente del posto ha spiegato che i combattenti talebani avevano ordinato loro di sgomberare le case perché occupate illegalmente dandogli nove giorni di tempo per andare via. Due settimane dopo quel video, quasi 900 famiglie Hazara sono state sfrattate dalle loro abitazioni.
Gizab è stato recentemente separato dalla provincia di Uruzgan e ora è considerato un distretto della provincia di Daikundi. Secondo fonti locali, in questo quartiere vivevano circa 2.300 famiglie, ma dopo la decisione dei talebani, 400 famiglie sono state costrette a lasciare le loro case nel villaggio di Kindir-nel distretto di Gizab-e 300 famiglie da altri villaggi. Nonostante gli anziani affermino che vivono in quella provincia da più di 40 anni, gli è stato comunque intimato di lasciare le loro case: a nulla sono serviti i documenti legali validi per dimostrare la proprietà di quelle terre da parte dei residenti.
Le atrocità dei talebani non si limitano allo sgombero forzato dei civili, secondo le testimonianze raccolte gli abitanti del luogo sono stati costretti a non trasferire i loro raccolti, tra cui grano, mandorle e altri prodotti. Hanno potuto portare con loro solo vestiti e cibo.
Perché i combattenti talebani hanno costretto gli Hazara di Daikundi a lasciare le loro case? La questione risale alla disputa legale sui terreni su cui i residenti della provincia di Daikundi vivono da più di 40 anni, e ora i talebani stanno cercando di impossessarsi di quella terra producendo documenti falsi. A rivendicare le proprietà degli Hazara, secondo i residenti sfrattati sono alcune “tribù pashtun” con il sostegno dei combattenti talebani. Ed in particolare di JamhorKhan, attuale vice governatore dei talebani.
Anche ad altre persone in altri distretti della provincia di Daikundi è stato intimato di lasciare le abitazioni e di non portare via il raccolto. Nel distretto di Shahrestan, sempre nella provincia di Daikundi, 12 famiglie su 23 dovranno sgomberare.
Tuttavia, i funzionari talebani affermano che le procedure di sfratto delle persone dalla provincia di Daikundi sono state bloccate, ma fonti accreditate dicono che circa 2mila famiglie devono essere sfrattate da altre aree fertili della provincia di Daikundi.
I residenti si sono rifugiati nel villaggio vicino e nella città di Nilli. Altri sono andati nella provincia di Kandahar e altri sono a Kabul. E così le famiglie costrette a lasciare le loro case ora non hanno niente da mangiare né soldi per comprare materie prime e pane, oltre a non avere un posto dove sostare e dormire.
Alcuni leader politici hazara, oltre a organizzazioni per i diritti umani, hanno chiesto assistenza immediata ai residenti della provincia di Daikundi e hanno invitato il governo talebano a prevenire una catastrofe umanitaria nella provincia.
La storia degli sciiti Hazara, già in passato discriminati e perseguitati in Afghanistan e in Pakistan, prevalentemente sunniti, si ripete ed è sempre più drammatica. Nel 1893 subirono un genocidio da parte del capo pashtun Abdul Rahman e si stima che il 60% della popolazione Hazara fu sterminato in quella occasione. Nel 2001, poco prima della distruzione dei Buddha della valle di Bamiyan, gli hazara hanno subito una pulizia etnica da parte dei talebani, che ha fatto scomparire del tutto la comunità fino ad allora presente in quella valle.
Il testo originale in inglese nella pagina successiva / The original English text on the next page
About two weeks ago, a number of families-Hazara dominate community- in Daikundi province claimed that Taliban affiliates were trying to seize their lands and personal property. In a video released that time, locals cliamed that taliban fighters ordered people to empty their houses immediately, saying they were living there illegally. Talibans had given people nine days to leave there.
Now, two weeks after that video, nearly 900 Hazara families, evicted from their homes. Gizab district is one of the districts that was recently separated from Uruzgan province and now it is considered as one of Daikundi province. According to local sources, about 2,300 families lived in this district; but after Taliban decision, 400 families were forced to leave their homes in kindir village in Gizab district as test case and 300 families by other vaillages.
Although the province elders says that they were living in Daikundi province for more than 40 years, but after the Taliban took the power, they threatening them to leave their homes. This eviction took place despite the fact that residents had valid legal papers to proving ownership of the lands.
Taliban’s Atrocities is not limited to forced eviction of civilians, people says that Taliban officials have instructed people not to transfer their crops, including wheat, almonds and other crops. They only could transfer clothing and some food.
Why Taliban fighter forced Hazara people in Daikundi to leave their homes?
The issue of forced eviction of Hazara people goes back to the legal dispute of land that resident of Daikundi province have living on for more than 40 years, and now taliban are trying to seize the people’s land by making fake documents.
Residents who were asked to leave by the Taliban said that some “Pashtun tribesman” with the support of Talian fighters claimed ownership of Hazara property.
Tribal elders says that JamhorKhan is the one who claimed the ownership of Hazara people and right now he is Taliban’s deputy governor.
People in other district of Daikundi province also asked to leave their homes by taliban. They ordered people to not transfer their crops.
In shahrestan district of Daikundi province, 12 out of 23 families asked to leave their homes. However, Taliban officials says that the process of of evicting people from Daikundi province has stopped; but credible sources says up to 2,000 families are to be evicted from other fertile areas of Daikundi province.
Residents took refuge in the neighbouring village and the city of Nilli, in Daikundi province. Some other went to Kandahar province and some have reached Kabul.
Families that left homes, have nothing to eat and no money to buy raw materials and bread, as well they have no shelter to stay. A number of Hazara political leaders, plus human right organizatios, have called for immediate assistance to residents of Daikundi province and called on the Taliban government to prevent a humanitarian catastrophe in the province.
It’s important to say that the Hazara people are an ethnic group, predominantly Shia, who are native to the mountainous region of Hazarajat in central Afghanistan. They have a long history of persecution and discrimination in predominantly Sunni Afghanistan and Pakistan.