Pagano l’anticipo per acquistare la casa, ma l’impresa fallisce e ci rimettono il doppio: sequestro di beni per tre imprenditori di Tito

15 settembre 2021 | 12:01
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Pagano l’anticipo per acquistare la casa, ma l’impresa fallisce e ci rimettono il doppio: sequestro di beni per tre imprenditori di Tito

Il reato contestato dalla Procura è la bancarotta fraudolenta. Sequestrati 700mila euro

Nella mattinata odierna su disposizione della Procura di Potenza che ha coordinato le indagini, la Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip nei confronti di tre imprenditori edili di Tito nell’ambito di un’indagine per bancarotta fraudolenta. L’attività investigativa sì è sviluppata sulla Giannotti Costruzioni Srl con sede nella zona industriale di Tito, costituita nel 2001 e andata in decozione nel 2017. Indagati due fratelli e il figlio di uno dei due che hanno rivestito la carica di amministratori e soci della società edile.

Dalle indagini- spiega una nota della Procura- è emerso che nel corso degli anni e fin dalla costituzione della società poi fallita, gli amministratori avrebbero prima incassato (spesso in contanti) cospicue somme di denaro da privati, allettati da prezzi vantaggiosi, per l’acquisto di unità abitative da realizzare o in costruzione, a titolo di anticipo e non avrebbero poi onorato gli impegni assunti. All’atto della stipula del contratto preliminare di compravendita, a cui non avrebbe fatto seguito il contratto definitivo, sarebbe stata richiesta una somma in contanti o in assegni direttamente intestati ai soci.

Il mancato perfezionamento della compravendita poi- è emerso dalle indagini- si sarebbe trasformato in una vera e propria beffa per gli ignari acquirenti, i quali dopo aver dato fondo ai risparmi di famiglia e dopo il fallimento della società di costruzioni, per salvare l’investimento già fatto, procedevano a ricomprare lo stesso immobile dalla curatela fallimentare, raddoppiando di fatto la spesa.

Le indagini economico-finanziarie hanno poi evidenziato frequenti prelievi di denaro da parte degli amministratori della società fallita privi di giustificazione contabile. In questo modo quindi sarebbe stato svuotato il patrimonio finanziario della società.

Ulteriore episodio di distrazione venuto alla luce si concretizzava con quella che sulla base di indizi univoci e concordanti è risultata essere una fittizia vendita di un immobile di pregio a un socio, non soltanto ad un prezzo fuori mercato, ma, in realtà mai pagato, cagionando un ulteriore danno alla stessa Giannotti Costruzioni S.r.l o per meglio dire ai numerosi creditori della stessa.

I finanzieri, come disposto dal Gip, stanno procedendo al sequestro dell’immobile e le disponibilità di denaro per un valore complessivo di oltre 700 mila euro.