La Basilicata celebra la Settimana del Pianeta Terra

15 settembre 2021 | 16:17
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La Basilicata celebra la Settimana del Pianeta Terra
La Basilicata celebra la Settimana del Pianeta Terra
La Basilicata celebra la Settimana del Pianeta Terra
La Basilicata celebra la Settimana del Pianeta Terra

Tre gli eventi programmati nell’ambito del Festival nazionale delle Geoscienze

Torna dal 3 al 10 ottobre la Settimana del Pianeta Terra, il Festival nazionale delle Geoscienze. Sono oltre 80 gli appuntamenti – ovvero i “Geoeventi”, per la maggior parte gratuiti – nel cartellone della IX edizione del Festival, che si svolgerà dalla prima alla seconda domenica di ottobre, quando altrettante località in tutta Italia si animeranno per comunicare e tradurre la cultura geologica, ambientale e naturalistica a un pubblico sempre più vasto.

La Basilicata aderisce a questa manifestazione con i seguenti geoeventi: I Calanchi di Pisticci: tra silenzi e sculture naturali un paesaggio da visitare e tutelare; Alla scoperta del più grande bacino idrominerario d’Italia e delle sue sorgenti minerali: l’acquifero vulcanico del Monte Vulture (Basilicata);  Matera-Miglionico: chiese rupestri e dintorni geologici.

La Settimana del Pianeta Terra, attraverso lo straordinario e variegato patrimonio geologico ambientale e naturalistico del nostro Paese e le sue interazioni con l’uomo, vuole creare curiosità, attenzione e conoscenza, in modo rigoroso, ma semplice e anche gioioso.

La Settimana del Pianeta Terra è un’iniziativa ideata nel 2012 da Rodolfo Coccioni, paleontologo, e da Silvio Seno, geologo. L’obiettivo del Festival – spiega Rodolfo Coccioni, co-responsabile della manifestazione – è narrare le storie scientifiche che accompagnano questo patrimonio, per trasmettere esperienza, coinvolgere emozionalmente il grande pubblico, incuriosirlo o addirittura per commuoverlo. È questa la via da percorrere perché tutti possano guardare l’ambiente che ci circonda con uno sguardo e una sensibilità rinnovati.”

In quest’ottica, dalla prima edizione del Festival ad oggi, si sono svolti oltre 1600 Geoeventi che hanno coinvolto di decine di migliaia di persone. È stata data voce non solo all’ambito accademico e della ricerca delle Geoscienze ma anche agli animatori che operano in diversi settori scientifico-culturali, capaci di trasferire e diffondere con competenza e passione la loro cultura.

Le Geoscienze e la cultura ambientale e naturalistica vanno così in scena in un appassionato e proficuo dialogo con arte, storia, archeologia, teatro, cinema, musica, letteratura ed enogastronomia.

Anche i Geoeventi della IX edizione della Settimana del Pianeta Terra coprono una tipologia ampia e diversificata: escursioni; passeggiate nei centri urbani e storici; porte aperte nei musei; centri di ricerca e osservatori astronomici; laboratori didattici e sperimentali; esposizioni; letture, conferenze e seminari; attività artistiche, musicali e ludiche; enogastronomia. Ne risulta un ricco e variegato calendario di appuntamenti che permette ad ognuno di trovare la tipo#logia e la modalità più consona alle proprie passioni e preferenze, per entrare in contatto con gli aspetti più profondi di tutti gli elementi che costituiscono l’unicità del nostro Paese.

I Geoeventi sono organizzati da ricercatori, università ed enti di ricerca, professionisti, scuole e docenti, appassionati, enti locali, uffici turistici, consorzi, associazioni culturali e scientifiche, geoparchi e parchi naturali e archeologici, musei e osservatori, fondazioni. I Geoeventi rappresentano una grande opportunità per scoprire il ruolo determinante che le Geo#scienze rivestono nella nostra quotidianità, con un compito strategico per lo sviluppo sostenibile a livello economico, sociale e ambientale non solo del nostro Paese ma dell’intero Pianeta: le Geoscienze riguardano i delicati equilibri della natura, ne determinano il benessere e, con esso, la nostra stessa salute.

È una settimana che vogliamo dedicare a conoscere meglio la delicatezza e la necessità di protezione dell’ambiente che ci ospita – ribadisce Silvio Seno, l’altro co-responsabile della Settimana del Pianeta Terra – Vogliamo far conoscere e promuovere anche quei territori che, fuori dalle grandi traiettorie del turismo, sono fatti di un’offerta turistica lenta e rispettosa. I patrimoni geologici, ambientali e naturalistici, opportunamente valorizzati, rappresentano anche una chiave di sviluppo sostenibile per le economie dei piccoli territori.”

La Settimana del Pianeta Terra è diventata uno dei maggiori eventi di diffusione della cultura scientifica del nostro Paese. Per l’alto contenuto scientifico e il particolare approccio comunicativo, il Festival nazionale delle Geoscienze ha ottenuto il patrocinio del Ministero per la Transizione Ecologica, dell’I#stituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA, del Consiglio Nazionale dei Geologi, dell’Associazione Geologia Medica Italiana e dell’iniziativa Bellezza in Costituzione.