Candidati al Comune di Roma: 52 i lucani in corsa

25 settembre 2021 | 11:58
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Candidati al Comune di Roma: 52 i lucani in corsa

Il candidato più giovane è Alberto Lela, che ha 30 anni ed è nato a Melfi, mentre il più anziano è Giovanni Buonsanti di Matera che ha 79 anni

Per il Comune di Roma e per i suoi quindici Municipi corrono candidati nati in tutte le regioni italiane, ad esclusione della Valle d’Aosta.

Dominano i meridionali, quasi mille in tutto: il gruppo più nutrito è quello dei 340 campani (110 per il Comune, 230 per i Municipi), seguito da 216 calabresi (62 per il Campidoglio e 154 per i Municipi) e 183 pugliesi (40 e 143). Quindi 126 siciliani (37 e 89), 52 lucani (10 per il Campidoglio) e 16 molisani. Particolarmente presenti anche gli abruzzesi: sono 97 tra Comune e Municipi. I sardi sono 41.

Ad effettuare il mini-censimento, estrapolando i dati, è stata l’associazione culturale “Forche Caudine”, lo storico circolo dei molisani a Roma, che pubblica le schede riferite a tutte le regioni sul proprio sito (www.forchecaudine.com).

Per le altre regioni, 94 sono coloro che sono nati in Lombardia, 82 toscani, 49 emiliano-romagnoli, 40 veneti, 39 marchigiani, 39 umbri, 33 liguri e 22 friulani. Infine quattro in rappresentanza del Trentino-Alto Adige. Tanti anche coloro che sono nati nelle quattro province laziali, ad esclusione di Roma: ben 66 soltanto per il Campidoglio, di cui 25 della provincia di Frosinone, 22 di Latina, 11 di Viterbo e otto di Rieti.

Tra i lucani in corsa per il Comune e i Municipi di Roma, il candidato più giovane è Alberto Lela, che ha 30 anni ed è nato a Melfi, mentre il più anziano è Giovanni Buonsanti di Matera che ha 79 anni. Il comune di nascita per 33 volte è in provincia di Potenza, per 19 in provincia di Matera.

Infine in netta crescita, rispetto alle precedenti amministrative, coloro che sono nati all’estero: sono oltre trecento, con i romeni quale gruppo più numeroso. “Un quadro che rispecchia le dinamiche sociali in atto nella capitale e, in fondo, in tutta Italia – commenta Giampiero Castellotti, presidente dell’associazione culturale.