Total, Tempa Rossa: l’appalto che ha rotto il vetro della trasparenza

9 luglio 2021 | 14:16
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Total, Tempa Rossa: l’appalto che ha rotto il vetro della trasparenza

Aggiudicata la gara sollevamento e logistica all’Ati Donnoli-Dandrea-Carone. Siamo stati preveggenti. La multinazionale francese ha molte cose da chiarire

Come avevamo previsto e anticipato il 4 maggio, la gara Total per l’affidamento di lavori sollevamento e logistica a Tempa Rossa, da circa 5 milioni di euro, è stata aggiudicata all’Ati Donnoli-Dandrea-Carone (Ingegno srl, Edil Carone snc e Nolitalia srl)

La notizia è stata data nel corso della riunione che si è svolta oggi a Corleto Perticara tra sindaci, sindacati, dirigenti della multinazionale in cui si è discusso di assunzioni, livelli occupazionali e appunto della Gara.

La notizia suscita ulteriori dubbi di trasparenza sulla gestione delle procedure di Gara. Intanto, la Donnoli Group, ha in corso delle verifiche amministrative sulla vicenda del prelievo delle acque dal fiume Sauro e dunque si sarebbe dovuto aspettare l’esito di quelle verifiche. Intanto, la Total non ha ancora chiarito le ragioni per cui, a chiusura dei termini di consegna dei plichi, il 27 aprile alle ore 17, abbia comunicato una proroga della scadenza alle ore 23.50.

In altre circostanze la Total ha annullato contratti con ditte e aziende colpevoli di aver violato in qualche modo il protocollo sulla trasparenza. Nel caso di Donnoli Group pare che quel protocollo non abbia importanza. Chiediamo spiegazioni ai dirigenti della multinazionale francese i quali non hanno ancora risposto ad altre due domande: perché a gara chiusa alle 17 sono stati prorogati i termini di consegnaalla 23.50? Chi ha consegnato i plichi dopo le 17 del 27 aprile? Quest’ultima domanda sarebbe stata posta anche a conclusione della riunione di stamane da un esponente dell’amministrazione di Corleto Perticara, ma i dirigenti Total avrebbero glissato.

L’apertura delle buste era prevista il 15 maggio 2021, da allora nessuna aggiudicazione ufficiale della gara. Solo oggi sappiamo che alla Donnoli è stata inviata lettera di intenti, prologo dell’aggiudicazione ufficiale. Perché tutto questo tempo?Probabilmente, come abbiamo già scritto, la vicenda della strana proroga dei termini di consegna, rivelata dal nostro giornale, e la faccenda dell’acqua prelevata dal fiume, anche questa rivelata dal nostro giornale, hanno creato imbarazzo e costretto i dirigenti ad aspettare. Aspettare cosa? Ci dicono fonti della zona che l’ex sindaco di Corleto Antonio Massari abbia esultato per l’esito della gara. Non sappiamo se sia vero, anzi ci sembra fuori di logica. Perché dovrebbe esultare? Lui che c’entra?

In tutta questa vicenda emerge la cifra del potere che controlla il territorio: confraternite di imprese e politica che si comportano come il marchese del Grillo. Sono loro a decidere le assunzioni – chi sì e chi no – a decidere i contratti, le locazioni di immobili e piazzali, l’affidamento di lavori e lavoretti, appaltatori e subappaltatori.

Almeno la Regione Basilicata chieda chiarimenti sulla gestione delle procedure di gara e nel frattempo ci faccia sapere che fine hanno fatto la diffida a Donnoli e la verifica sul presunto uso improprio delle acque. Non sarebbe male che anche la magistratura aprisse un occhio su questa storia.

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