Deposito scorie radioattive, Movimento tutela Valbasento presenta le osservazioni per il “no”
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Le criticità evidenziate portano ad escludere il territorio di Bernalda e Montalbano Jonico
Il 5 luglio scorso, il Movimento Tutela Valbasento ha trasmesso a Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari) le sue Osservazioni di contrarietà relative alla possibilità di realizzare a Bernalda o Montalbano Jonico un “deposito nazionale destinato allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi a bassa e media attività (…) e all’immagazzinamento, a titolo provvisorio di lunga durata, dei rifiuti ad alta attività” (D.Lgs. 31/2010).
Queste le principali criticità evidenziate nel documento di Mtv: rischi per le popolazioni limitrofe e per l’economia locale; presenza di specie animali/vegetali protette e di particolari produzioni agricole; vincoli di tipo territoriale (problemi idrogeologici e relativi allo sfruttamento delle risorse del sottosuolo); presenza di luoghi di rilevanza storico-archeologica; problemi relativi allo stoccaggio delle scorie altamente radioattive; rischi e pericoli dello spostamento dei rifiuti radioattivi.
Come stabilito dalla normativa, -spiega il Movimento-la prima fase di consultazione pubblica ha avuto una durata di 180 giorni, durante i quali anche la Regione Basilicata, alcuni Enti locali e diverse associazioni ambientaliste hanno formulato e trasmesso a SOGIN le loro osservazioni e proposte tecniche sulla CNAPI (Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee) e sul Progetto preliminare del Deposito Nazionale.
Nei prossimi mesi, quindi, Sogin dovrebbe elaborare la cosiddetta Cnai (Carta Nazionale delle Aree Idonee) e trasmetterla ai Ministeri competenti per l’approvazione definitiva. Poi inviterà le Regioni e gli Enti locali, nei cui territori ricadono le aree idonee, ad esprimere eventuali manifestazioni di interesse (volontarie e non vincolanti) per proseguire il percorso partecipato di localizzazione del Deposito”.