Case di Riposo in Basilicata. “Utenti e famiglie costretti a pagare rette altissime”

23 luglio 2021 | 18:32
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Case di Riposo in Basilicata. “Utenti e famiglie costretti a pagare rette altissime”

La lettera appello del figlio di una persona ospite nella Residenza di Tursi

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del signor Nicola Di Noia.

Scrivo la presente per esporre la situazione drammatica che vede coinvolti gli ospiti ed i loro parenti delle case di riposo ubicate nella Regione Basilicata.

Sono il figlio di un ospite della Residenza Socio Assistenziale per Anziani “San Giuseppe” di Tursi. Con estremo stupore si è appreso che la struttura di Tursi ha comunicato a noi parenti che è costretta ad adottare un adeguamento della retta giornaliera di ricovero che arriva a 100,00 euro die a partire dal 1 ottobre 2021. Diversamente la persona ospite verrà dimessa dalla struttura. Il sottoscritto  e probabilmente la maggior parte dei parenti degli ospiti non siamo in grado di sopportare tale spesa.

Ho appreso che tale situazione è comune a tutte le strutture per anziani della Regione Basilicata. L’ARSSAB (Associazione regionale strutture socio assistenziali della Basilicata) pare avere delle questioni normative ed economiche  in sospeso con la Regione Basilicata , ma ad oggi il frutto di tale situazione è il minacciato aumento di costo per la retta giornaliera degli ospiti di tali strutture.

Gli ospiti delle strutture sono i nostri parenti che non possono subire le ripercussioni di problematiche che dovrebbero essere risolte altrove.

Sicuro di un vostro interessamento per sensibilizzare l’opinione pubblica porgo cordiali saluti.

Nicola Di Noia

Caro signor Di Noia, la questione da lei sollevata è molto seria e sta assumendo contorni drammatici. A quanto pare è in atto un’accesa interlocuzione tra l’Associazione dei gestori delle case di riposo e la Regione Basilicata. Ci sembra di aver capito che con l’entrata in vigore del nuovo manuale delle autorizzazioni siano stati introdotti criteri e requisiti relativamente al personale e all’organizzazione del lavoro che richiedono costi insostenibili per i gestori. Naturalmente, come lei dice, sono insostenibili anche per le famiglie. Perciò ci auguriamo che, anche grazie alla sua lettera, sia la Regione sia i gestori delle strutture trovino una soluzione nel più breve tempo possibile per evitare ulteriori disagi agli utenti e alle loro famiglie.

Giusi Cavallo