Acqua potabile, la Regione Basilicata vuole aumentare le tariffe: “Vivono su Marte”
Il sindaco di Melfi: Incremento inopportuno in questo momento
“Non è accettabile la proposta della Regione Basilicata di aumentare le tariffe dell’acqua potabile del 14,5%. Il sindaco di Melfi, Livio Valvano, interviene così sulla questione dopo l’assemblea Egrib. La Regione-dice Valvano- può intervenire e sterilizzare l’incremento come già fatto negli anni scorsi. Il mio voto è contrario a differenza del sindaco di Potenza, Mario Guarente che in Assemblea ha condiviso l’aumento dell’acqua e ha chiesto di votare a favore.
È semplicemente assurdo è incoerente-prosegue il sindaco- con lo sforzo che lo Stato sta facendo per risollevare le sorti del Paese in questo difficilissimo momento storico. E invece la Regione Basilicata proprio in questo momento, come se i suoi vertici stessero su Marte, decide di aumentare le tariffe dell’acqua potabile per i cittadini lucani.
Ho proposto di rinviare la decisione per trovare i fondi necessari nel bilancio regionale come sempre accaduto nei precedenti anni e per evitare quella che sarebbe una vera e propria prepotenza ai danni delle famiglie lucane. Non c’è stato verso e con il voto favorevole di molti sindaci tra cui appunto Potenza, Tolve, Lauria, Avigliano Tursi e molti altri la Regione ha ottenuto il benestare all’aumento delle tariffe con effetto retroattivo:
Per cui per il 2020 si pagherà un + 8,5% e per il 2021: + 6% per un totale del + 14,5%”.