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Vaccini per i soggetti fragili, in Basilicata nasce un movimento a loro tutela

5 maggio 2021 | 10:15
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Vaccini per i soggetti fragili, in Basilicata nasce un movimento a loro tutela
Angelomauro Calza

“E’ scandaloso quello che sta accadendo a centinaia di cittadini lucani”

Alla luce dell’esperienza che sto vivendo e che come me stanno vivendo centinaia di cittadini lucani che pur essendo soggetti fragili unanimemente riconosciuti e certificati, non sono tali sulla piattaforma per la prenotazione dei vaccini di Poste Italiane per cui diviene impossibile prenotarsi come tali è in fase di costituzione il Movimento per il Riconoscimento dei Soggetti Fragili (MRSG).

Tale iniziativa nasce per fare fronte comune nelle iniziative tendenti a riportare negli ambiti del diritto e fuori dai confini del “piacere a titolo personale” la questione dei vaccini anti Covid e del riconoscimento in piattaforma dello stato di soggetti fragili e con invalidità permanente. Tutti i massimi vertici delle Istituzioni lucane coinvolte ammettono che il mancato riconoscimento è dovuto a un problema tecnico nella trasmigrazione dei dati dei database in uso alla Regione Basilicata nel sistema di Poste Italiane, e quindi, scoperta la causa, perché non ci si attiva per risolvere il problema?

Probabilmente tutto sta nelle telefonate, mail e contatti che hanno posto in essere interlocuzioni con la Regione e le Asp a titolo di singolo caso, fatto questo che comporta distorsioni nella “concessione” di un diritto: per questo si ritiene di costituire un Movimento che raccolga tutti i lucani interessati che possono così portare avanti una azione comune che possa smuovere davvero le acque, agitare gli animi e le notti dei detentori delle potestà concessorie e delle politiche sanitarie regionali.

Si fa appello dunque allo spirito democratico di associarsi per rivendicare il diritto alla salute e si comunica l’indirizzo email appositamente creato e dedicato alla ricezione dei messaggi e delle adesioni al Movimento per il Riconoscimento dei Soggetti Fragili (MRSG): movimentorsg@gmail.com

Angelomauro Calza

Qui il video in cui Calza denuncia quanto accaduto