Vaccinazione notturna, i sindacati: “indotta violazione del coprifuoco e istigazione all’assembramento sanitario”

5 maggio 2021 | 17:57
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Vaccinazione notturna, i sindacati: “indotta violazione del coprifuoco e istigazione all’assembramento sanitario”

Cgil, Cisl e Uil: La scelta della sessione vaccinale notturna è comprensibile solo come evento mediatico ma, da tutti i punti di vista, è inadeguata e irresponsabile nei confronti dei cittadini

Il tentativo di essere geniali a tutti i costi spesso determina esiti catastrofici. Per la qualità delle iniziative non è sufficiente trovare denominazioni e slogan ad effetto, come quello di Astranight.

Il Governatore Bardi ha annunciato ieri che a Matera ci sarà una notte bianca dei vaccini presso l’hub vaccinale della Tenda del Qatar l’8 maggio dalle 22.00 alle 6.00 del mattino. Saranno disponibili 750 dosi di vaccino Astrazeneca e saranno vaccinate le persone munite di numerino da ritirare all’ingresso della Tenda. Non sarà possibile né necessario prenotare, ma conterà l’ordine di arrivo e verranno vaccinate le persone fino all’esaurimento delle 750 dosi di vaccino.

A parte la palese e indotta violazione del coprifuoco e l’istigazione all’assembramento (sanitario), l’iniziativa è veramente assurda se si considera che la platea dei destinatari non è composta da giovani o giovanissimi ma da persone nella fascia di età 60-79, tra le quali, dovrebbero essere vaccinate prioritariamente alcune categorie di soggetti fragili, per i quali nel comunicato divulgato viene utilizzata una terminologia obsoleta e priva della più minima sensibilità.

Quindi, dopo l’Open Day vaccinale, a Matera avremo anche una Open Night, senza considerare i disagi che una tale modalità organizzativa determinerà sicuramente tra persone di età compresa tra i 60 e i 79 anni (tra cui anche i soggetti fragili) costretti ad aspettare per ore di notte il loro turno e i disagi creati dalla necessità di dover essere accompagnati in orario notturno da parenti, amici o accompagnatori reclutati a pagamento.

Se ci sono dosi di vaccino disponibili e si volesse seriamente accelerare la somministrazione, si sarebbero potute organizzare – senza creare i disagi del turno notturno – sessioni vaccinali diurne presso ulteriori siti vaccinali, in aggiunta alla Tenda del Qatar; a Matera si sarebbe potuto utilizzare il sito di Via Sallustio, che è già stato utilizzato per le vaccinazioni per personale scolastico. Inoltre, dal momento che la platea interessata non è composta dai soli residenti a Matera, ma anche dai cittadini residenti negli altri Comuni della Provincia, si sarebbero potute organizzare sessioni vaccinali aggiuntive nei punti vaccinali presenti sul territorio o, secondo il validissimo modello sperimentato per gli over 80, presso tutti i 31 Comuni della Provincia di Matera, anche per limitare il disagio degli spostamenti di vaccinandi e accompagnatori.

Tutto ciò non è altrettanto evocativo e mediatico di una Astranight ma sarebbe stata una modalità organizzativa idonea a dare risposte concrete e compatibili con i bisogni delle persone di età compresa tra i 60 e i 79 anni.

La scelta della sessione vaccinale notturna è comprensibile solo come evento mediatico ma, da tutti i punti di vista, è inadeguata e irresponsabile nei confronti dei cittadini che aspettano di essere vaccinati nel più breve tempo possibile ma in modo rispettoso e dignitoso.

La notte bianca dei vaccini è inoltre un’iniziativa di spreco nell’utilizzo delle risorse umane necessarie per la somministrazione dei vaccini, le quali, se destinate al turno vaccinal-mediatico notturno, non potranno essere destinate alle attività lavorative diurne, stante la necessità di rispettare le norme vigenti sulla sicurezza del lavoro, che prevedono l’interruzione per almeno 11 ore della prestazione di lavoro, a qualsiasi titolo venga erogata.

Chiediamo al Commissario straordinario dell’ASM Sabrina Pulvirenti e al Presidente Vito Bardi di revocare immediatamente l’assurda iniziativa denominata Astranight e di adottare modelli organizzativi che contemplino la massima velocità di somministrazione dei vaccini con modalità organizzative non improntate agli scoop mediatici ma all’efficacia, all’efficienza e alla minimizzazione dei disagi per i cittadini.