Morti sul lavoro: Basilicata in “zona rossa”

31 maggio 2021 | 10:24
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Morti sul lavoro: Basilicata in “zona rossa”

Ecco il reale rischio di mortalità, regione per regione, secondo l’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre

La pandemia ci ha obbligati da diversi mesi a vivere l’Italia “a colori”. Ma ci ha anche insegnato che i colori possono raccontare l’emergenza in modo più semplice ed efficace. Per questo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre – che da oltre un decennio elabora indagini statistiche sulle morti bianche nel nostro Paese – ha deciso di utilizzare gli stessi colori per descrivere in modo più leggibile e incisivo le tragedie che si consumano nella quotidianità lavorativa. Si tratta, dunque, di una zonizzazione sulla base della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa, parametrata su un’incidenza media nazionale (Im=11,3).

La zonizzazione a colori è la nuova rappresentazione grafica elaborata dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre, per fotografare con estrema nitidezza l’emergenza morti bianche in Italia. Per leggere il livello di sicurezza dei lavoratori, regione per regione, mese dopo mese.

Dalla zona rossa alla zona bianca

E così a finire in zona rossa nel primo quadrimestre del 2021 con un’incidenza maggiore di 1,25 rispetto alla media nazionale (11,3) sono: Molise, Abruzzo, Valle D’Aosta, Campania, Basilicata, Puglia. In zona Arancione: Piemonte, Trentino Alto Adige, Lazio e Calabria (incidenza tra Im e 1,25 lm). In zona gialla: Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Sicilia (tra 0,75 Im e 1 Im). In Zona Bianca: Umbria, Lombardia, Sardegna, Liguria e Marche (incidenza minore di 0,75 Im). (In allegato e sul sito www.vegaengineering.com sono disponibili i grafici e i dati).

Il settore Costruzioni è quello che conta più vittime (32 decessi). Seguono: Attività Manifatturiere (22), Commercio, Riparazione di autoveicoli e motocicli (21), Trasporto e Magazzinaggio contano 18 vittime; Amministrazione Pubblica e Difesa (11).

La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 45 e i 64 anni (181 su un totale di 258).

Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro nel primo quadrimestre 2021 sono 21 su 258.

Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro da gennaio ad aprile 2021 sono 32.

Il lunedì continua ad essere il giorno in cui si è verificato il maggior numero di infortuni nei primi quattro mesi dell’anno.

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