Il mistero dell’acqua: bene pubblico per profitti privati?

21 maggio 2021 | 16:35
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Chi e perché travasa l’oro blu dal fiume Sauro?

Siamo in contrada Fosso S. Eramo tra Missanello e Guardia Perticara, qui c’è il cementificio di proprietà del Gruppo Donnoli. L’opificio si trova a ridosso di un affluente del fiume Sauro e a pochi metri dallo stesso fiume.

Notiamo che una delle autocisterne probabilmente di proprietà di Donnoli Group sembra prelevare acqua dalla vasca interna all’opificio, acqua che probabilmente deriva dall’affluente.

Siamo curiosi di sapere dove è diretto l’automezzo e così lo seguiamo. Ma che cosa trasporta quell’autocisterna? Probabilmente acqua.

Si tratta di acqua per uso industriale? Da dove viene prelevata?  Dall’affluente del fiume Sauro su cui insiste il cementificio di proprietà del Gruppo? E se il prelievo avviene dal fiume, la ditta Donnoli è autorizzata? Certo, sarebbe autorizzata a prelevare acqua per l’attività dell’opificio e quanta? Ma è anche autorizzata a venderla?

Poniamo queste domande sia al patron del Gruppo, sia alla Regione Basilicata. Non vorremmo che l’acqua pubblica sia motivo di profitti privati.

La domanda diventa pertinente quando ci accorgiamo che autocisterne da giorni, anzi da settimane, preleverebbero acqua dalla vasca situata all’interno del cementificio. Il percorso delle autocisterne appare inequivocabile. Prelievo dalla vasca interna al cementificio, trasporto su autocisterne, percorso dal luogo del prelievo andata e ritorno. Dove finisce e ricomincia il viaggio di quelle autocisterne? Nel video la risposta.

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