Furti, Irsina: i carabinieri recuperano 7 mezzi pesanti rubati
I militari, dopo le operazioni di sopralluogo, hanno restituito i mezzi al legittimo proprietario
Continua senza sosta l’impegno dei Carabinieri nel contrasto ai furti di mezzi, gasolio ed attrezzi nelle aziende della provincia materana. Alle prime luci dell’alba di lunedì 10 maggio, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tricarico unitamente a quelli delle Stazioni di Irsina (MT) e Genzano di Lucania (PZ), hanno individuato in quelle campagne, località Monteserico di Genzano, due grossi capannoni che si presentavano con i lucchetti dei portoni in ferro forzati. Circostanza che insospettiva il personale che nel corso dell’ispezione riveniva sette mezzi pesanti già oggetto di furto.
Nella mattina del 9 maggio 2021, infatti, ad Irsina (MT), il titolare dell’impianto di calcestruzzo CapBeton s.r.l., ubicato lungo la S.P. Fondo Valle Bradano, aveva denunciato il furto di sette mezzi d’opera tra cui due autobetoniere, tre camion e due escavatori, per un danno complessivo di oltre 400.000 euro.
Immediatamente, con un imponente dispiegamento di uomini e mezzi, erano scattate le ricerche su tutto il territorio della provincia e in quelle limitrofe di Bari e Potenza, ove in precedenza erano stati rivenuti altri mezzi rubati.
Si ritiene che i malviventi, sentitisi braccati a causa dell’imponente dispiegamento di forze messo in campo, abbiano deciso di occultare momentaneamente i mezzi nei due capannoni all’insaputa del legittimo proprietario, per poi tornare a prenderli quando si fossero calmate le acque. La caparbietà e tenacia dei Carabinieri ha però rovinato il loro piano.
I militari, dopo le operazioni di sopralluogo, hanno restituito i mezzi al legittimo proprietario.
Questo episodio segue, in ordine di tempo, quello registrato a inizio maggio a Bernalda che aveva portato i Carabinieri ad arrestare in flagranza 2 uomini sorpresi in un cantiere edile a rubare gli infissi, ed ancora quello accaduto agli inizi di aprile, nelle campagne di Stigliano, che aveva portato i Carabinieri a costringere alcuni malviventi a fuggire dall’azienda agricola dove stavano perpetrando un furto di gasolio e di attrezzature agricole, e poco dopo, ad abbandonare l’autovettura in loro uso, successivamente recuperata e sottoposta a sequestro. Come anche quello verificatosi a fine marzo quando i Carabinieri avevano intercettato ed imposto l’alt ad un’auto Audi A4 che, non ottemperando all’indicazione dei militari, si era data ad una rocambolesca fuga, ma poco dopo, era stata abbandonata lungo la strada. All’interno dell’autovettura, i militari, oltre a rinvenire numerosi attrezzi atti allo scasso ed una pompa elettrica idonea ad aspirare liquidi, avevano recuperato la refurtiva, consistente in numerose taniche in plastica contenenti gasolio e vari attrezzi agricoli, che insieme ad un trattore, erano stati poco prima asportati da un’azienda agricola poco distante. Le immediate ricerche del mezzo agricolo asportato avevano consentito ai militari di ritrovarlo, nascosto in un campo distante diversi chilometri dal luogo del furto.