Destinazione Over 35, “La Regione non ha l’obbligo di trovare il lavoro ai beneficiari dell’Avviso pubblico”
La IdMarkers risponde alla lettera aperta pubblicata sul nostro giornale
Riceviamo e pubblichiamo di seguito la replica della IDmarkers, Agenzia per i servizi al lavoro, alla lettera aperta dei beneficiari dell’Avviso Pubblico Destinazione Over 35.
“Chi ci conosce sa che il primo consiglio che diamo, quando si leggono articoli ricchi di inesattezze che riguardano il proprio lavoro, è quello di soprassedere per non alimentare sterili polemiche e per non prestarsi a strumentalizzazioni che, quando riguardano enti pubblici, possono diventare di carattere politico. Questa volta, per il rispetto che meritano i destinatari dell’A.P. Over35, vorremmo porre alla vostra attenzione il punto di vista di un’Agenzia accreditata per i servizi al lavoro. Non sappiamo a quale titolo l’estensore della lettera parli a nome di “tutti” ma la precisione, la puntualità nella frequenza, l’attenzione durante le attività e la soddisfazione dei destinatari che hanno scelto la nostra Agenzia è sicuramente tra le più alte mai registrate nel corso degli anni. Innanzitutto, fare adesso un consuntivo dell’Avviso, è come chiedere come è finita la partita quando si è ancora al termine del primo tempo.
Se ci viene passata la metafora, visto che “il primo tempo” è terminato, proviamo a vedere come è stato giocato. Partiamo dal ritardo nell’avvio o in generale dai “tempi lunghi”. Ritardo nell’avvio: i destinatari dovrebbero apprezzare il fatto che la Regione Basilicata abbia voluto controllare in maniera approfondita che i dati sensibili degli aggiudicatari del voucher venissero trattati nel rispetto della normativa della privacy. “Tempi lunghi”: dirsi “stremati dalla lunghezza del bando” considerando solo come un inciso “al netto dell’emergenza covid” speriamo sia solo il celato bisogno di voler dimenticare al più presto questo periodo “eccezionale” in cui tutti ci siamo trovati a vivere. La proroga chiesta da noi operatori, e prontamente accettata dalla Regione, è servita ad evitare che la novità del bando, ovvero la fase dell’accompagnamento al lavoro, non potesse essere realizzata, non solo per le limitazioni derivanti dal Covid 19 ma anche per l’impossibilità delle aziende di immaginare nuove assunzioni mentre avevano gran parte del personale in cassa integrazione. “Ente di formazione”/“i soliti enti di formazione”: è un’altra inesattezza fatta dagli estensori della lettera.
A seguito della possibilità introdotta, a livello nazionale prima e regionale successivamente, di assegnare anche a soggetti di natura privata l’attività di orientamento, scouting e matching, alcuni enti di formazione hanno colto come opportunità l’ampliamento ed il completamento della propria offerta di servizi accreditandosi anche come Agenzie per il Lavoro. Il coinvolgimento e l’affidamento alle Agenzie per il Lavoro della gestione del bando Over35 derivava dalla novità dell’avviso dell’introduzione della fase strategica dell’accompagnamento al lavoro successiva al corso. E’ qui c’è la “dimenticanza” più grande. Ogni volta ci troviamo non a dimostrare la correttezza o meglio la qualità del nostro operato ma i risultati che non governiamo. Vi immaginate se un laboratorio di analisi anziché essere giudicato sulla qualità del processo venisse giudicato dal risultato delle analisi? Forse l’Avviso Pubblico, nel tentativo di evitare le polemiche, solite e in molti casi qualunquistiche, che generano i bandi legati alla formazione e al lavoro, ha previsto che le attività di accompagnamento fossero riconosciute solo “a risultato”. Si, avete capito bene! Se non c’è il risultato occupazionale le nostre attività di accompagnamento non vengono retribuite. Ma noi questa scommessa l’abbiamo accettata e in molti casi vinta! E sì, perché qui si aggiunge un altro grossolano errore.
I risultati di questo avviso non si misurano solo tramite l’Avviso Incentivi che permettere ai destinatari di godere degli stessi benefici che, prima di questo avviso, potevano godere solo soggetti con meno di 35 anni. L’avviso incentivi, che la Regione ha prorogato fino al 31 dicembre 2021 proprio per sostenere ulteriormente le possibilità dei destinatari, misura solo le assunzioni a tempo indeterminato già effettuate (non ipotesi di assunzione). Nel nostro caso, su 15 attività di accompagnamento al lavoro concluse, oltre alle 5 assunzioni a tempo indeterminato già effettuate si contano anche 2 assunzioni a tempo determinato e un tirocinio. Non c’è stato un destinatario che non abbia fatto almeno un colloquio di lavoro (e speriamo che questi colloqui portino presto frutto). Ci sono però ancora 15 attività di accompagnamento al lavoro in corso o da avviare (come dicevamo siamo solo alla fine del primo tempo) e ci auguriamo che i risultati possano essere ancora migliori. Ci sono inoltre anche risultati di diverso tipo. Alcuni dei beneficiari (nel nostro caso si contano sulle dita di una mano) non hanno scelto le attività di accompagnamento al lavoro ma solo la formazione dopo l’orientamento (speriamo che tra i destinatari estensori della lettera non ci siano anche utenti di questa tipologia visto che non si può attribuire a noi il mancato raggiungimento di risultato di una ricerca che non viene fatta). I risultati di gradimento rispetto alla qualità di queste azioni formative sono stati, come anticipavamo, molto positive. Non saranno annoverati nei vostri “contatori” ma nella nostra soddisfazione professionale e personale sì. Quali sono le criticità che invece segnaliamo: la percezione da parte di alcuni destinatari che la Regione, tramite noi, ha l’obbligo di trovare loro il lavoro (percezione che ci sembra persistere negli estensori della lettera, soprattutto a giudicare dalle proposte finali, le uniche che definiremmo “tradizionalmente lucane”).
Ecco, qui c’è bisogno di un salto culturale. Il lavoro non ce lo devono “trovare gli altri”, possibilmente part time, sotto casa, no operaio generico, no saldatore, no muratore, si segretario pur non avendo competenze nell’uso del pc e senza avere nozioni amministrative. A tal proposito non abbiamo compreso quali sarebbero le azioni per profili alti/medio alti distanti dal mondo del lavoro. Il nostro compito, invece, è quello di eliminare il più possibile gli ostacoli che impediscono di entrare nel mondo del lavoro. Uno dei principali ostacoli riscontrati nei destinatari del bando è la mancanza di competenze specifiche accompagnata da esperienza lavorativa ma, se dicessimo che per farlo un corso di 50 ore è insufficiente, si alzerebbero le polemiche di cui sopra… Restiamo a disposizione degli estensori della lettera, anche se non sono iscritti alla nostra Agenzia, per analizzare le singole situazioni e, nel caso, per presentare loro le posizioni lavorative aperte.
Amodio Parmentola e Pina Mattia Amministratori IDmakers