Centro internazionale di Dialettologia, parlano i ricercatori: il nostro futuro appare sempre più remoto
“Siamo fiduciosi in una risposta concreta delle istituzioni”
In seguito alla nota dell’assessore regionale con delega alla Formazione e Ricerca, Francesco Cupparo, diramata in data 14/04/2021: “Nei prossimi giorni si provvederà all’approvazione definitiva del progetto di Dialettologia, si firmerà la Convenzione con l’Unibas e si avvieranno le attività con i soggetti che l’Unibas – unico referente istituzionale del progetto – intenderà coinvolgere”, i ricercatori del Centro Internazionale di Dialettologia (C.I.D.) chiariscono che l’assessore Francesco Cupparo e l’Università, nel suo comunicato stampa di oggi, fanno riferimento alla sottoscrizione di una nuova convenzione della durata di 18 mesi sulla base delle economie del precedente progetto.
La sottoscrizione di una nuova convenzione prevede un concorso pubblico e il conseguente espletamento dello stesso. Dei tempi tecnici, dunque, che vanno ad aggiungersi ai tempi già eccessivamente lunghi dell’intera vicenda, pertanto dei 18 mesi della convenzione rimarranno di effettivo impiego dei ricercatori che vinceranno il concorso a stento 12/14 mesi.
Come già dichiarato nel corso della conferenza stampa tenutasi lunedì 12 aprile 2021, i ricercatori del Centro Internazionale di Dialettologia sono disposti a partecipare al concorso per gli assegni di ricerca inerente alla eventuale nuova convenzione a cui fanno riferimento l’assessore Cupparo e l’Università, solo nel caso in cui le due istituzioni (Università degli Studi della Basilicata e Regione Basilicata) sottoscriveranno un documento nel quale si impegneranno a stanziare le cifre dovute per un altro triennio di lavoro durante il quale istituire un tavolo tecnico di lavoro finalizzato alla ulteriore prosecuzione delle attività del Centro Internazionale di Dialettologia e ad una sua stabilizzazione. Noi ricercatori siamo consapevoli che la strada è ardua, lunga e tortuosa, ma se c’è la concreta volontà delle istituzioni si può sicuramente raggiungere il risultato sperato.
Siamo altrettanto consapevoli che, nonostante gli anni di formazione e ricerca e l’ultradecennale esperienza sul territorio lucano, potremmo non essere noi i vincitori del concorso di cui sopra, ma questo non rappresenta un deterrente per la nostra richiesta di stabilizzazione del Centro Internazionale di Dialettologia perché, prima ancora di essere dei ricercatori, siamo dei lucani e il bene comune per noi viene prima del bene personale. Il C.I.D. ha un valore riconosciuto a livello regionale, nazionale e internazionale come ribadito nel corso della conferenza stampa summenzionata da autorevoli studiosi di linguistica e dialettologia sia italiani che stranieri.
Non siamo solo consapevoli, siamo anche e soprattutto appassionati alla ricerca e all’immenso patrimonio linguistico della Basilicata. Questa passione in assenza di garanzie di futuro, di concretezza, di stabilizzazione quindi, rappresenta per noi un grande limite perché non ci consente di guardare con fiducia alla nostra vita e di costruire il nostro futuro nella nostra terra. Un futuro che con il passare dei giorni diventa sempre meno prossimo e sempre più remoto.
Siamo fiduciosi in una risposta da parte delle istituzioni. Una risposta che non parli solo di ciò che già è in nostro possesso per il finanziamento in corso, ma che indichi un vero impegno delle due istituzioni che corrisponda all’importanza del C.I.D. e non solo parole che creano solo più confusione in chi legge, senza dare una risposta alla nostra richiesta di onestà da parte delle Istituzioni. Qualora non dovesse pervenire una risposta positiva su quanto chiesto, saremo costretti a intraprendere altre strade che ci condurranno sicuramente fuori dalla nostra regione interrompendo il nostro meraviglioso viaggio all’interno delle lingue lucane.
Gruppo di ricerca del Centro Internazionale di Dialettologia